Punto di primo intervento, «bisogna intervenire immediatamente»

Sinistra Italiana: «Chiusura avvenuta nel silenzio più totale, presenteremo un'interrogazione»

giovedì 5 maggio 2016
«Pare che Giovinazzo sia una città di serie B, soprattutto in tema di tutela della salute. La guardia medica, infatti, non è disponibile nelle ore notturne. Una grave mancanza, dal momento che Giovinazzo non è sede di pronto soccorso e il servizio di guardia medica notturna garantiva almeno un servizio di intervento, seppur parziale».

Insomma, la chiusura notturna del Punto di primo intervento sito in via Papa Giovanni XXIII ha mandato in subbuglio anche la Segreteria cittadina di Sinistra Italiana, il neonato gruppo parlamentare italiano, ma soprattutto non mancherà di generare disagi nei pronto soccorso degli ospedali e un super lavoro per gli equipaggi del 118.

«Inoltre, cosa forse ancora più grave, - fa notare il segretario Nando Depalo in una nota - è stato tagliato l'ambulatorio per la tutela e la presa in carico dei pazienti diabetici cronici, che a Giovinazzo purtroppo sono molti. Questi pazienti, per lo più anziani, ricevevano cure, cambi sui piani terapeutici e controlli costanti. Oggi non hanno più un punto di riferimento e sono costretti a vagare per la provincia di Bari, con scarsi risultati, visto che gli altri ambulatori sono già stracolmi di pazienti.

È incredibile come tutto questo sia avvenuto nel silenzio più totale della politica cittadina. Sinistra Italiana presenterà una interrogazione in Regione Puglia, attraverso i suoi rappresentanti e farà tutti i passi necessari a ripristinare il diritto alla salute dei giovinazzesi, trovando inopinata sponda anche a destra, come già annunciato dal Consigliere forzista, Domenico Damascelli. Il Piano di riordino di Michele Emiliano, insomma, non piace.

«Chiediamo che la ASL preveda nuovamente l'ambulatorio per i pazienti diabetici e ripristini le funzioni di guardia medica notturna. Ci saremmo aspettati che l'Amministrazione comunale desse battaglia su questioni così rilevanti per la qualità della vita della nostra città e dei nostri concittadini. E invece, registriamo silenzio».