Piano strategico per il turismo: prove d'intesa tra amministratori e commercianti

Ieri sera assemblea in Sala San Felice a cui hanno partecipato anche esponenti dell'opposizione

venerdì 5 ottobre 2018 05.30
A cura di Gianluca Battista
Prove tecniche d'intesa tra amministratori e commercianti. Ieri sera in Sala San Felice è andato in scena forse il primo atto di un lungo percorso che dovrebbe portare ad un "Piano strategico per la promozione di Giovinazzo". Lo scopo era quello di trovare strategie condivise per promuovere il nome della nostra cittadina in tutto il mondo, caratterizzandone l'offerta commerciale, storico-culturale e turistica.

Oltre all'Assessore alle Attività Produttive, Salvatore Stallone, che aveva fortemente voluto questa incontro plenario, erano presenti la sua collega alla Cultura e Turismo, Anna Vacca, raggiunti poi dal Sindaco Tommaso Depalma. In platea molti operatori commerciali giovinazzesi, rappresentati dai presidenti dell'ARAC, Luca Barbone, dell'ABA, Sergio Bavaro, e di Confartigianato, Enzo Fusaro. Presenti in Sala anche i Consiglieri comunali Daniele de Gennaro e Nunzia Fiorentino per PrimaVera Alternativa, Ruggero Iannone, Natalie Marzella, Gianni De Giudice e Pietro Sifo per la maggioranza, ed il Presidente del Consiglio comunale, Alfonso Arbore. In seconda battuta è giunto anche il Vicesindaco, Michele Sollecito.

I dati in possesso dell'Amministrazione comunale raccontano di una estate dai contorni assai positivi in fatto di arrivi a Giovinazzo, in cui il 40% è composto da visitatori italiani, mentre il restante 60% sarebbe di provenienza estera. I francesi sembrano aver scoperto e poi apprezzato questo lembo di Puglia, scoperto con un passaparola tra amici e conoscenti. In minor numero sono giunti in riva al basso Adriatico russi, spagnoli, britannici e tedeschi.

Le richieste di questi turisti sono simili: poter mangiare anche fuori dagli orari comuni per gli italiani, trovare una mappatura oltre che dei monumenti anche dei locali pubblici, trovare in essi personale che parli almeno in inglese. Da qui l'esigenza, sottolineata dall'Assessore Vacca, di "fare rete", migliorando i servizi offerti dai privati, ascoltandone però ed intercettandone le richieste, senza dimenticare l'importanza di un "brand", di un marchio (magari anche un logo) che renda riconoscibile Giovinazzo oltreconfine.

Per Salvatore Stallone, infatti, occorre sempre più serrare i ranghi e addivenire a strategie comuni, in cui amministratori, operatori commerciali e cittadini continuino a confrontarsi studiando un modo concreto per lanciare definitivamente Giovinazzo tra le mete più ambite non solo in estate.

Dai rappresentanti di categoria e dagli interventi di alcuni commercianti sono tuttavia emersi due aspetti probabilmente ineludibili: in primis che un'offerta turistica che lasci aperti i locali per almeno 18 ore al giorno comporta costi non sostenibili attualmente da molti imprenditori del settore, mentre per tutte le categorie resta di fondamentale importanza il reperimento di parcheggi, la pulizia dei luoghi e soprattutto il mantenimento di buoni flussi di clientela che arrivi dai centri limitrofi. Tradotto: vanno bene i turisti stranieri, ma si porta il pane a casa grazie a chi spende venendo anche da comuni viciniori tutto l'anno.

Su questo si è giocata forse la partita più interessante, con gli amministratori sempre convinti che le esigenze rappresentate dai commercianti siano importanti, ma che non possano offuscare l'obiettivo di tutta la città: intercettare i flussi di un turismo internazionale. Non è dunque l'implosa Gallipoli il modello, ma la civettuola Polignano a Mare, tanto per restare ad esempi di casa nostra.

Il Consigliere comunale Daniele de Gennaro ha suggerito alla Giunta di partire da un dato fattuale, quello delle esigenze degli operatori economici, dalle loro proposte e non da un obiettivo precostituito dalla maggioranza a Palazzo di Città. Di diversa opinione il Sindaco e gli Assessori, convinti di aver messo le basi per un salto di qualità ormai non più procrastinabile.

Tutti dovranno quindi fare la loro parte: il Comune rendendo fruibili non solo il centro storico e la piazza, ma anche (la buttiamo lì...) le strade dello shopping, come via Gioia, via Marconi e via Bitonto ed agli operatori commerciali spetta invece il compito di mettere in campo idee per attrarre turisti e supportare un progetto che non guardi solo agli avventori locali. Non si può prescindere da quelle voci in positivo di questa estate: bisogna trattenere un turismo "alto" e "altro", che continui a dare ossigeno all'economia giovinazzese ben oltre i mesi della bella stagione.

Una battaglia lungi dall'essere vinta, che tuttavia può essere finalmente combattuta, mentre sino a qualche tempo fa non era nemmeno nell'agenda della politica. Bisogna far quadrato e presentare un'offerta che dia visibilità ad un borgo invidiato da molti e che forse è sottostimato per potenzialità proprio dagli stessi giovinazzesi. Due pertanto le parole d'ordine per farcela: programmazione e differenziazione dell'offerta.

Confartigianato, rappresentantivo di varie categorie, offrirà quindi la possibilità di creare un fondo comune a tutti gli esercenti per attività di promozione per la città. Questa la determinazione a cui è giunta ieri l'assemblea.

Il tavolo si aggiornerà nelle prossime settimane.