Natale 2015, Marianna Paladino tira le somme

L'Assessora alla Cultura: «Si è trattato di un ottimo gioco di squadra»

martedì 5 gennaio 2016 11.44
A cura di Gianluca Battista
Un lavoro di squadra che ha dato i suoi frutti.

È questo il senso dell'intervista che l'Assessora alla Cultura ed al Turismo del Comune di Giovinazzo, Marianna Paladino, ha rilasciato davanti ai nostri taccuini parlando del cartellone del Natale 2015, che vedrà la sua conclusione nella giornata di domani con una serie di eventi, il primo dei quali è "La Befana in Piazza" della cooperativa Aurora Apulia.

Quando le abbiamo chiesto se si sentisse soddisfatta a pieno di come fossero andate le cose, ci ha risposto con franchezza: «Ritengo sia tutto perfettibile, ma penso di sì. Quello che intendo sottolineare e portare a conoscenza dei cittadini è il grande gioco di squadra svolto assieme al collega alle Attività Produttive, Salvatore Stallone, ed all'ARAC, l'associazione dei commercianti, albergatori e ristoratori giovinazzesi, bravissimi in diverse occasioni. Senza dimenticare - ha proseguito la Paladino - l'importanza della sempre più stretta sinergia con Nicola De Matteo, Delegato all'IVE, capace di darci una grossa mano in questo periodo».

Ma cosa è piaciuto di più all'Assessora di questo suo lavoro? Lei non ha avuto molti dubbi: «Mi è piaciuta la varietà degli eventi proposti. Dalle passeggiate visitando presepi artistici straordinari alle presentazioni di libri. Ho partecipato ad esempio alle serate in sala San Felice per gli eventi del "Natale senza confini", proposto dall'Associazione "Tracce". I laboratori artistici per bambini e la capacità di lanciare un messaggio di solidarietà ed interculturalità - ha evidenziato - ne ha fatto a mio avviso una manifestazione dal grande valore. E poi non dimentico la Maratona delle Cattedrali, in cui abbiamo dimostrato di saper accogliere chi viene da fuori a farci visita in ogni periodo dell'anno. Mi riferisco - ha continuato - alle manifestazioni collaterali approntate dall'ARAC e dall'Assessorato alle Attività Produttive in accordo con Puglia Marathon. Abbiamo dato un'immagine di Giovinazzo da esportare, ancora una volta».

E quando le abbiamo chiesto quale sia stata la serata più bella, lei ci ha pensato su e ci ha poi detto: «Quella del 20 dicembre, con "Babbo Natale vien dal mare" ed "Arte tra le mura" è stata il culmine di un percorso lungo e ben ponderato. Mi ripeterò, ma l'ARAC ha lavorato bene: quella sera il borgo antico era piacevolissimo da percorrere, con varie situazioni differenti in ogni angolo. Ecco - ha aggiunto l'Assessora - questo credo sia il modo migliore per creare turismo, coinvolgendo vari settori della comunità locale. Voglio anche sottolineare che, personalmente, mi sono molto divertita nella notte di Capodanno. Bravissimi i "Terraross", anche se all'inizio non c'era tanta gente, capaci di coinvolgere col loro folk. Ed anche dopo mezzanotte - ha concluso -, quando piazza Vittorio Emanuele II si è andata riempiendo, c'è stata tanta musica e tanto divertimento sereno. E questo è bello».

La chiusura sarà affidata alla presentazione del libro di Agostino Picicco di quest'oggi e di cui vi abbiamo già dato notizia il 30 dicembre scorso, al Presepe vivente proposto dai frati cappuccini tra piazza Vittorio Emanuele II e piazza Meschino ed al Memorial Michele Mastro di domani sera, fuori dal cartellone del Natale 2015, ma patrocinato dal Comune ed imperdibile evento organizzato dagli "Amici della Musica" con la presenza del Jazz Quartet.

Però era troppo ghiotta l'occasione per chiedere a Marianna Paladino qualche anticipazione sui Fuochi di Sant'Antonio Abate del prossimo 17 gennaio, divenuti un marchio da esportare anche fuori regione: «Quest'anno - ci ha detto - questi impegni sono stati assai ravvicinati, ma stiamo allestendo un calendario di eventi per quella domenica di tutto rispetto».

Pressata dalla nostra insistenza su qualche anticipazione ci ha risposto così: «Sarà tutto svelato al momento giusto, tanto che ci stanno ancora pervenendo richieste per l'accensione dei falò in varie zone cittadine. Non so quanti saranno alla fine, ma di certo ricoinvolgeremo le periferie come nelle passate edizioni. Inoltre - si è poi lasciata scappare - ho intenzione di ripresentare lo schema vincente di una street band e di musica in piazza. E poi... ci sarà una bella sorpresa in chiave teatrale nel borgo antico, riproponendo la formula di rappresentazioni in più angoli che tanto bene ha portato in altre occasioni».