«Lo smaltimento dei rifiuti è nelle mani dei privati»

All’orizzonte si profila la riapertura di San Pietro Pago

sabato 24 gennaio 2015 10.21
«Lo avevamo abbondantemente previsto e con largo anticipo. Puntualmente si è verificato. Adesso siamo tutti nelle mani dei privati. Saranno loro a stabilire il prezzo dello smaltimento dei rifiuti nelle discariche di proprietà. E questo vorrà dire che il costo salirà di almeno 20 euro a tonnellata».

È questo l'amaro commento del sindaco Tommaso Depalma a conclusione dell'incontro dell'Ato, una riunione che doveva fare il punto sull'emergenza rifiuti e individuare nuove strategie per la gestione dello smaltimento. «Antonio Decaro - ha affermato il sindaco - ha dovuto contrattare con i gestori dei siti privati il costo del servizio. Neanche fosse al mercato. Tutto per tentare di spuntare il prezzo più basso. Lo stesso presidente Decaro ha poi voluto ricordare che il maggiore costo del servizio alla fine ricadrà su tutti i cittadini dell'area metropolitana».

Tutto questo a seguito della indisponibilità della discarica di San Pietro Pago ad accogliere nuovi rifiuti solidi urbani. L'Ato intanto sta lavorando sulla ipotesi di individuare nuovi siti di discarica. «I tempi saranno lunghi - ha commentato il primo cittadino -. Prima di tutto bisognerà individuare il sito adatto, poi incassare la volontà dell'amministrazione comunale di quel territorio ad ospitare una discarica e questo è già estremamente difficile. Da quel momento in poi ci vorranno non meno di due anni, tra il rilascio delle autorizzazioni e i lavori da compiere perché il sito sia approntato. Tutto questo mentre siamo in piena emergenza».

La soluzione? «Tutto è nelle mani della Regione Puglia - ha affermato Depalma -. Dobbiamo passare dal regime straordinario a quello ordinario con soluzioni che siano quanto meno a medio termine. Non è più possibile vivere periodicamente le emergenze». Ma questo potrebbe significare che la discarica di San Pietro Pago possa riaprire alla riprofilatura dei lotti I, II e III. Sembrerebbe che l'ente di via Capruzzi stia in questo momento spingendo perché il sito giovinazzese acquisisca i pareri Via e Aia, la mancanza dei quali ha, lo scorso 9 gennaio "costretto" il sindaco a ritirare la sua ordinanza.

«Le responsabilità a questo punto saranno tutte della Regione Puglia - ha affermato il sindaco -. Però ammesso che ciò avvenga, la discarica di Giovinazzo non potrà avere una lunga autonomia: al massimo qualche mese. Dopo di che il problema si ripresenterà. Ma ammesso che tutto questo avvenga, ho chiesto con forza che a noi siano riservate in quel sito volumetrie tali da superare l'emergenza».