“Le sciùche de ‘na volt a Scevenàzze”: la Tourung Juvenatium premia gli alunni delle scuole

Completato il progetto "Il Nonno mi Racconta" che intende rinverdire la lingua dialettale

giovedì 10 maggio 2018 14.28
A cura di Gabriella Serrone
"Il Nonno mi Racconta" è un progetto promosso dall'associazione culturale Touring Juvenatium in collaborazione con la Fondazione Piscitelli-D'Agostino e, da qualche anno, è portato nelle scuole giovinazzesi per rinverdire la lingua dialettale, conservandone l'eredità attraverso l'insegnamento alle nuove generazioni. L'iniziativa gode del patrocinio dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione guidato da Michele Sollecito ed ha coinvolto 143 alunni degli Istituti Comprensivi cittadini.

Il tema in vernacolo di quest'anno era "Le sciùche de 'na volt a Scevenàzze" (I giochi di una volta a Giovinazzo) e la premiazione degli alunni delle classi quinte delle scuole primarie avverrà in due distinti momenti. Lunedì 21 maggio, alle 16,30, si terrà la prima delle due cerimonie, nell'aula magna della scuola "don Saverio Bavaro", nel quartiere Immacolata. La seconda avrà luogo alla medesima ora il 29 maggio, nell'altro istituto, la "San Giovanni Bosco", in piazza Garibaldi. Gli alunni riceveranno un attestato di merito ed alle loro classi sarà donata una targa come vincitori morali del progetto, grazie anche al supporto dell'Assessorato alla Cultura guidato da Anna Vacca.

L'Associazione culturale di corso Amedeo d'Aosta, nell'invitare docenti, genitori e soprattutto nonni alle due cerimonie, ricorda lo sforzo fatto dai dirigenti scolastici dei due Istituti Comprensivi giovinazzesi, Michele Bonasia e Carmela Rossiello, capaci di cogliere lo spirito con cui la Touring Juvenatium sta lavorando sul territorio per mantenere viva la lingua dei nostri avi.

«Questo progetto - ricordano infatti - ha avuto come obiettivo la ricerca e la ricchezza della varietà dell'espressione linguistica giovinazzese, le realizzazioni artistiche, attraverso i giochi che si concretizzavano per strada e che restano patrimonio culturale della comunità territoriale, permettendo di consolidare l'identità e l'appartenenza alla propria terra. Con il tema indetto quest'anno ("Le sciùche de 'na volt a Scevenàzze") - spiega il Presidente Vito Fumai - , l'Associazione Touring Juvenatium ha chiesto ai giovani alunni di chiedere ai propri nonni di ripescare nella memoria i giochi della loro infanzia, per spiegarli ed insegnarli a loro».

L'auspicio dell'intero direttivo dell'associazione è che non si resti ancorati alla sola tecnologia, necessaria quanto imperante, nel processo educativo delle nuove generazioni, ma che si continui nella riscoperta linguistica e quindi lessicale, attraverso processi ludico-didattici che stanno alla base delle più moderne tecniche di insegnamento.

«Secondo opinioni unanimemente condivise - scrive ancora Vito Fumai - "una società vive nelle sue tradizioni, in esse riflette la sua identità e attraverso di esse si riconosce". È infatti importante che una comunità abbia piena consapevolezza del proprio passato e della propria storia, allo scopo di vivere meglio il presente e di avere uno sguardo più chiaro per il futuro».

L'azione dell'associazione Touring Juvenatium ha voluto così confermare l'obiettivo di «una coerente e uniforme conoscenza della cultura del territorio ma soprattutto, ha cercato di educare i giovani ad una attenta custodia delle proprie origini».

Nonni e docenti hanno condotto per mano gli alunni in un progetto di crescita personale, capace di avvicinare generazioni solo apparentemente lontane, dando loro la possibilità di dialogare nella scuola, una delle agenzie educative più importanti del nostro Paese.