Lampade votive spente al cimitero: la rabbia dei cittadini, le precisazioni dell'Assessore Depalo

In molti si sono visti recapitare la bolletta annuale, senza che il servizio sia di fatto mai stato erogato sinora

mercoledì 10 febbraio 2021 12.41
A cura di Gianluca Battista
Una bolletta da pagare ed un servizio mai ricevuto, almeno fino ad oggi.

È quanto lamentano diversi cittadini che hanno i propri cari sepolti nel 3° lotto ovest del cimitero comunale di Giovinazzo e nei suoi pressi. Da quanto ci hanno riferito, gli addetti cimiteriali avrebbero addebitato lo spegnimento delle lampade votive alla rottura di un trasformatore ed avrebbero anche riferito che i lavori non starebbero procedendo.

Furiosi molti di loro ci hanno scritto e ci hanno confidato che oltre al danno avrebbero subito la beffa, vale a dire la ricezione di una bolletta con annesso avviso di pagamento (come testimonia la foto sotto il nostro articolo) per il 2021, senza che il servizio di illuminazione delle lampade votive sia mai stato fornito dal Comune.

Per questo motivo abbiamo deciso di fare chiarezza ed abbiamo chiesto lumi (non a caso) all'Assessore ai Lavori Pubblici e Decoro Urbano, Gaetano Depalo, il quale ci ha così risposto: «La terza zona oggetto di contestazione è prossima alla sua cantierizzazione. L'Amministrazione ha investito circa 200.000 euro per la sistemazione di quell'area compromessa. Le procedure di gara si sono concluse - ha quindi sottolineato l'Assessore - e su indicazione degli uffici le attività di manutenzione straordinaria dovrebbero essere avviate entro il mese di marzo.
Resta un aspetto da precisare: se non si beneficia del servizio è possibile segnalarlo formalmente agli uffici preposti che, dopo aver riscontrato la mancata erogazione, potranno, se vi sono i presupposti, esonerare dal pagamento dello stesso. È fondamentale, comunque, distinguere i compiti degli apparati amministrativi, quindi uffici e simili, dai compiti della politica».


Avuta questa risposta, speriamo che l'ente erogatore del servizio possa far fronte alle richieste di esonero dal pagamento che certamente arriveranno dai cittadini. L'auspicio è che il cantiere possa avere quanto prima inizio e che almeno in primavera in quella zona possano tornare ad accendersi le lampade votive.