L'equipe di Antonio Colamaria rimuove grosso meningioma con laser CO2

L'eccezionale intervento effettuato negli Ospedali Riuniti di Foggia

giovedì 12 dicembre 2019 11.36
A cura di Gianluca Battista
Rimuovere un meningioma con un laser CO2 di ultimissima generazione. Non fantascienza ma realtà, grazie all'equipe guidata dal giovinazzese dott. Antonio Colamaria nella Struttura Complessa di Neurochirurgia degli Ospedali Riuniti di Foggia.

Come ampiamente riportato la scorsa settimana dai media del capoluogo dauno, si è trattato di una primissima volta in cui è stato rimosso un grosso meningioma della base cranica, che determinava una compressione del tessuto cerebrale in una paziente, con l'ausilio di questo formidabile strumento, decisivo insieme allo strumentario microchirurgico, al microscopio robotizzato, al neuronavigatore, all'aspiratore ad ultrasuoni ed al monitoraggio intraoperatorio dei potenziali evocati sensitivi e motori, che sono patrimonio scientifico acquisito della Struttura di Neurochirurgia del nosocomio foggiano.

Come scritto da Foggia Today, «l'uso del laser è di grande attualità negli ultimi anni in Neurochirurgia grazie ai manipoli attuali che si adattano molto bene agli approcci mininvasivi ed endoscopici. Le fibre flessibili, grazie ad una tecnologia d'avanguardia, conducono la luce laser CO2 direttamente nel sito anatomico interessato, permettendo così l'esecuzione di specifici atti chirurgici, quali la rimozione o vaporizzazione di tumori, neurinomi, meningiomi e simili, estremamente complessi e spesso pericolosi per le nobili strutture circostanti (strutture nervose complesse e strutture vascolari) con procedure particolarmente precise».

Un risultato eccellente per un team che negli ultimi anni si sta distinguendo per tecniche innovative al passo con l'evoluzione scientifica e con gli standard chirurgici di Paesi europei avanzati nel settore. Il dott. Antonio Colamaria, in campo neurochirurgico, ed il prof. Luigi Cormìo, in quello urologico (che intervistammo tempo fa), rappresentano due eccellenze giovinazzesi che si stanno distinguendo nel loro percorso professionale all'interno del nosocomio foggiano, decretandone anche col loro impegno una ulteriore crescita come punto di riferimento sanitario della regione.