Il GVV replica ad Antonello Natalicchio

La presidentessa Maria Vacca ha chiesto spazio per una risposta al Consigliere dopo alcune affermazioni nella diretta di ieri

mercoledì 15 aprile 2020 14.02
La nostra diretta di ieri sera, in cui erano ospiti il l'Assessore Michele Sollecito ed il Consigliere comunale Antonello Natalicchio, ha fatto rumore in città. È accaduto per un passaggio sulla gestione dei contributi alimentari giunti a Giovinazzo. L'azione amministrativa, secondo il prof. Natalicchio, non è apparsa sempre trasparente. La diretta potete rivederla a questo link https://www.facebook.com/watch/?v=697964977645060 .
Quelle affermazioni hanno portato alla risposta del gruppo del Volontariato Vincenziano che si è sentito tirato in ballo e ci ha chiesto di pubblicarla integralmente. Il testo lo leggete sotto.


«Sig. Antonio Natalicchio, e volutamente non utilizzo il Suo titolo per appellarla, perché il termine professore si addice a persone di ben più nobili pensieri, ieri sera ho assistito al più ignobile dei Suoi teatrini contro un'associazione che mi onoro di rappresentare e che è presente da oltre un secolo sul territorio giovinazzese. Non c'è cittadino di Giovinazzo che, per un motivo o per l'altro, non sia venuto in contatto con la GRANDE FAMIGLIA VINCENZIANA, con le storiche Figlie della Carità, con la JMV, con le Figlie di Maria, ora AMM, con le Cooperatrici Vincenziane o con le Dame di Carità, ora Volontariato Vincenziano.
Ebbene sig. Natalicchio, la sottoscritta frequenta quei luoghi e quelle persone dal lontano 1984, in tempi assolutamente non sospetti. All'interno di quel sodalizio ho duramente lavorato insieme a tutti i membri della Famiglia Vincenziana perché i bambini, gli anziani, i deboli trovassero voce, avessero un piccolo sostegno, trovassero un'oasi di accoglienza e serenità. Chiunque varchi la soglia della porta del nostro amatissimo sodalizio trova ascolto e, quando possibile, soluzioni ai problemi. Sì, sig. Natalicchio, soluzioni ai problemi. Perché noi non facciamo chiacchiere da politica, noi ci alziamo le maniche e andiamo a chiedere elemosine al Campo Santo durante il mese di novembre per raccogliere fondi e pagare le bollette di poveri uomini in difficoltà. A tal proposito, tengo a ringraziare tutti coloro che, incontrandoci alle porte del Campo Santo in quei giorni, ci donano anche qualche centesimo. Sa, sig. Natalicchio, noi siamo lì anche sotto acqua e vento in alcuni giorni di novembre perché crediamo in un ideale, quello Cristiano, e lo viviamo pienamente, non a chiacchiere. Reperiamo fondi attraverso le lotterie, le tombolate, le mostre dei manufatti che le associate più anziane creano sapientemente con le loro mani rigate dal tempo ed io, sig. Natalicchio, non posso permetterle di offendere il lavoro duro e amorevole di chi crede che il valore della solidarietà e della condivisione esistano ancora, non posso permetterle di denigrare un sodalizio che da secoli opera sul territorio per il bene dei suoi concittadini più deboli. Nell'ultimo periodo, nonostante i giorni emergenziali che stiamo vivendo, numerosi sono stati gli aiuti che ci sono pervenuti attraverso le generose donazioni di concittadini e non che credono in noi e nel nostro operato ed a cui esprimo la mia più viva e profonda gratitudine. Dunque, sig. Natalicchio, mi auguro abbia compreso che la Famiglia Vincenziana cammina sulle sue gambe e non ha di certo bisogno di oboli pubblici né di favoritismi di chicchessia. Concludo col dire che non sarà la Sua deprecabile e sterile polemica a fermare il fiume di solidarietà che esce ogni giorno dalla sede della Famiglia Vincenziana, una sede i cui muri trasudano d'amore da anni. Ed è proprio in quella sede che mi è stato insegnato che le povertà più misere non sono quelle materiali... ebbene sig. Natalicchio, ieri sera lei mi ha permesso di comprendere a pieno il senso di queste parole.
Approfitto dell'occasione per invitarla ad entrare nella nostra sede, ma non per venire solo a spiare dall'occhio magico, come ha fatto in questa occasione, ma La invito a venire ad offrire il Suo aiuto ai poveri perché, sa, di braccia abbiamo sempre bisogno. La saluto con tutta l'educazione ed il garbo di cui sono capace e Le assicuro, non è semplice».


Maria Vacca, responsabile GVV Giovinazzo