Guardia Costiera, conclusa l'operazione "Labyrinth"

Controlli sull’etichettatura dei prodotti ittici, sulla vendita del limone di mare e sulle attrezzature da pesca

giovedì 12 febbraio 2015 9.51
A cura di Giuseppe Dalbis
Tutelare il consumatore finale e proteggere la risorsa ittica, anche alla luce del nuovo regolamento comunitario in materia di etichettatura dei prodotti ittici entrato in vigore ad inizio anno. Sono stati questi gli obiettivi dell'operazione "Labyrinth" condotta su tutto il territorio nazionale dalla Guardia Costiera e disposta dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto e della Guardia Costiera.

Il compartimento marittimo di Molfetta, che ha giurisdizione anche su Giovinazzo, ha avviato i controlli intensificati sulla filiera della pesca il 4 dicembre scorso, con il coordinamento della Direzione Marittima della Puglia. Gli uomini del capitano di fregata Flavio Stefano Lagrasta, arrivato al comando dell'ufficio molfettese ad inizio settembre, hanno denunciato 7 persone all'Autorità Giudiziaria, hanno effettuato 3 sequestri penali di attrezzi da pesca, con 91,4 chilogrammi di prodotto ittico, 75 dei quali devoluti in beneficenza. A questo bisogna aggiungere 10 verbali di accertamento e contestazione, 1 sequestro amministrativo di attrezzo da pesca, il sequestro di 12 chilogrammi di prodotto ittico e di 70 ricci di mare.

Durante l'operazione, conclusasi il 19 gennaio, si è provveduto anche a contrastare il consumo del limone di mare, il "Microcosmus sulcatus", organismo marino pericoloso la cui raccolta, commercializzazione e consumo sono vietati per motivi sanitari dall'ordinanza del presidente della Giunta Regionale n. 930 del 30 dicembre 2004; sono stati sequestrati e distrutti 17 chilogrammi di questo prodotto ittico venduto abusivamente.

Il personale della Capitaneria di Porto è stato impegnato anche nell'opera di sensibilizzazione e divulgazione delle nuove norme sull'etichettatura dei prodotti ittici sia nel mercato di Molfetta che nei punti vendita al dettaglio. A tal proposito si è riscontrata la correttezza delle sempre più rapide procedure di pesatura, etichettatura e tracciabilità dei prodotti a favore di una maggiore qualità degli stessi. In questo senso si rivela fondamentale la collaborazione di armatori, pescatori, Assopesca, Federpesca, referenti del mercato, pescherie e ristoratori, sotto la guida della locale Autorità Marittima.