Gal Nuovo Fior d'Olivi, Vincenzo Depalo nel Consiglio di amministrazione

Il Presidente Saracino: «In questi anni abbiamo contribuito in maniera determinante allo sviluppo del territorio»

mercoledì 12 agosto 2020 05.30
A cura di Gianluca Battista
È dello scorso mese di luglio la notizia battuta anche dalla nostra testata della riconferma di Antonio Saracino alla presidenza del Gruppo d'Azione Locale Nuovo Fior d'Olivi, che mette insieme i comuni di Bitonto, Terlizzi, Giovinazzo, Palo del colle, Modugno, Grumo Appula e Binetto per dare sostegno alle attività produttive, soprattutto del settore agroalimentare.

Nel Consiglio d'amministrazione siederà anche il giovinazzese Vincenzo Depalo, una certezza per tutto il Gal. Depalo sarà il rappresentante di tutti i comuni soci e lavorerà con Danilo Lolatte (Cia Agricoltori Italiani) e Nino Volpe (Legacoop) in rappresentanza delle organizzazioni agricole e Cristina Lovascio per la Camera di Commercio di Bari.

«In questi anni - ha spiegato il Presidente Saracino qualche giorno fa - abbiamo contribuito in maniera determinante allo sviluppo del territorio favorendo la costruzione di un'offerta turistica attraverso numerose strutture: l'obiettivo adesso, nonostante le poche risorse a disposizione e gli intoppi burocratici, è quello di proseguire su questa strada che secondo noi rappresenta il presente e il futuro della nostra terra».

«Il bando ricettività, scaduto lo scorso 31 luglio
- ha continuato il numero uno del Gal -, ha visto una forte partecipazione e ci auguriamo di riuscire ad evadere tutte le richieste per continuare a costruire e sviluppare l'idea di accoglienza turistica che abbiamo. Da settembre invece procederemo a finanziare i Comuni per la creazione di contenitori di accoglienza turistica, che abbiano funzione culturale e sociale, con una dotazione di oltre 1 milione di euro», ha sottolineato Saracino.

«Non meno importante, invece, sarà strutturare reti tra imprenditori del settore per l'accoglienza turistica e agroalimentare con contributi diretti a privati»,
ha quindi concluso.