Fiamme nella notte: brucia una Fiat Panda

L'incendio è divampato alle ore 04.30. Indagano i Carabinieri della Compagnia di Molfetta

lunedì 29 dicembre 2014 11.56
È proprio il caso di dirlo. A volte ritornano, per dirla con Stephen King. Ancora un rogo di un'automobile torna ad abbagliare le strade di Giovinazzo.

Stiamo parlando dell'odioso vezzo che ormai da anni ha preso piede anche nella nostra città e che periodicamente si ripresenta: l'incendio delle autovetture nel cuore della notte. Dopo i due mezzi incendiati nel giorno di San Nicola in via Lupis, pareva che la situazione si fosse finalmente tranquillizzata. Intorno alle ore 04.30 di questa notte, però, lo scenario infernale è tornato a scuotere la tranquillità notturna della cittadina adriatica.

Una Fiat Panda in uso ad un giovinazzese, parcheggiata in piazzale Leichardt, a pochi metri dall'Ufficio Locale Marittimo, è stata completamente incenerita. Le fiamme, in pochi minuti, si sono allungate di diversi metri, estendendosi lungo l'intera carrozzeria. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Radiomobile in servizio presso la Compagnia di Molfetta oltre ai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta, giunti per spegnere l'incendio. Ignote, al momento, le cause all'origine dell'ennesimo rogo (il terzo nel solo mese di dicembre dopo quelli di via Molino e via Lupis) anche se al momento, dopo le prime verifiche, si propende per il cortocircuito.

Fortunatamente, a differenza di altre volte, le fiamme non hanno provocato grossi danni, escluso una tapparella divelta e quasi completamente sciolta. Per il resto asfalto abbrunito, pareti dell'ex scuola materna di via Fossato affumicate, tanti grattacapi imprevisti per il povero proprietario, spavento per i residenti. Insomma, il solito scenario triste. Resta, però, l'allarme, la paura che le strade della città siano nuovamente in pericolo.

Dopo qualche mese in cui non vi erano stati episodi del genere, dunque, il fuoco è tornato ad aggredire le autovetture in sosta. Un'abitudine che a Giovinazzo stenta ad estinguersi, nonostante gli sforzi delle forze dell'ordine e delle amministrazioni comunali (vecchie e nuove), le quali però non riescono a trovare una soluzione che faccia intravedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel, illuminato ogni poco da fameliche fiamme, purtroppo.

Barbarie e inciviltà: non ci sono altre parole per definire la china (irreversibile?) che ha imboccato mestamente la nostra città.