Festeggiamenti in onore del Beato Nicola Paglia, il Triduo dal 13 al 15 febbraio

La Parrocchia San Domenico ospiterà il periodo di preghiera. Processione il 16

lunedì 10 febbraio 2020
A cura di Gabriella Serrone
Giovinazzo sarà in festa domenica 16 febbraio celebrando il Beato Nicola Paglia, uomo di fede colto e benevolo molto amato e venerato nella nostra città che gli diede i natali nel 1197 ed in cui visse i primi anni di vita e di fede.

Per prepararsi a vivere con fede e coinvolgimento spirituale il giorno a lui dedicato, la Parrocchia San Domenico, l'Arciconfraternita del Rosario ed il Terz'Ordine Domenicano invitano tutta la cittadinanza a partecipare agli appuntamenti del programma da loro imbastito, che avrà come cornice la chiesa di Piazza Vittorio Emanuele II.

Da oggi, 10 febbraio, sino al 15 febbraio, si potrà prendere parte ad incontri sulla figura del sacerdote domenicano che si terranno grazie all'impegno delle associazioni parrocchiali. Sarà occasione per conoscere meglio un uomo pio, la cui vita cambiò dopo l'incontro con San Domenico a Bologna, città in cui si recò per portare avanti i suoi studi universitari e dove nel 1220 ricevette l'Abito Domenicano proprio dal Fondatore dell'Ordine dei frati predicatori, a cui si accompagnò per predicare il Vangelo e diffondere lo stesso Ordine.

Invece, i momenti prettamente liturgici avranno luogo da giovedì 13 a sabato 15 quando alle 17.45 si reciterà la Preghiera del Santo Rosario, alle 18.15 si leggerà il Triduo ed alle 18.30 si celebrerà la Santa Messa. La predicazione del Triduo sarà affidata a Padre Giovanni Matera.

Domenica 16 febbraio, giorno scelto da qualche anno per festeggiare il beato, avrà due momenti salienti: la presenza di Mons. Domenico Cornacchia al Solenne Pontificale delle ore 18.30 e la processione dell'effigie, che si snoderà per le vie del centro storico.

I festeggiamenti acquistano quest'anno un'importanza maggiore, visto che ricorrono ottocento anni dalla vocazione del beato Nicola Paglia, il cui esempio di vita e la cui caparbietà nella fede suscitano ancora venerazione e devozione.