Festa Patronale, unità d'intenti tra tutte le componenti

Quando una foto immortala un momento importante per la storia dei festeggiamenti

mercoledì 30 maggio 2018
A cura di Gianluca Battista
Uno scatto può immortalare un cambiamento, anche in una comunità medio-piccola come quella giovinazzese. Ne è testimonianza la foto di Giuseppe Depergola che vede protagoniste quattro persone: Gaetano Dagostino, presidente del Comitato Feste Patronali, Tommaso Depalma, Sindaco di Giovinazzo, Carolina Serrone al vertice della Pro Loco e Vito Fumai, numero uno della Touring Juvenatium.

Quello scatto è forse il primo grande risultato della mediazione portata avanti dallo stesso Gaetano Dagostino, conscio che le divergenze del passato sulla Festa Patronale debbano essere accantonate in favore di un clima disteso e di profonda collaborazione tra le varie componenti che faranno belli i festeggiamenti agostani.

Di recente sia Tommaso Depalma per conto dell'Amministrazione comunale, sia Carolina Serrone per la Pro Loco, avevano aperto ad una distensione dei rapporti, ribadendo a volte punti di vista diversi, che però non potevano e non dovevano mai più essere di ostacolo ad una serena attività comune per onorare al meglio Maria SS di Corsignano.

Gaetano Dagostino ce l'ha fatta, coinvolgendo al meglio anche la Touring Juvenatium (in realtà Vito Fumai non è mai entrato in polemica con nessuno, ndr), ideatrice ed organizzatrice del Gamberemo, il palio che da oltre 20 anni è degno preludio ai giorni della liturgia legata a Maria.

«Era mio preciso intento sin dal mio insediamento - ci ha detto Dagostino da noi raggiunto telefonicamente - mettere in contatto tutti gli attori principali della Festa Patronale. E quasi come un segno ultraterreno, che io riferisco alla nostra amata Vergine, è arrivato questo incontro che ha sancito una unità d'intenti ritrovata. Ci sono idee differenti e talvolta distinguo - ha ricordato - ma si rema tutti dalla stessa parte e lo si fa per Maria di Corsignano e per l'intera città».

Quello scatto, forse, tra qualche anno potrà ricordare un momento a suo modo "storico" per la comunità giovinazzese. Avanti così.