Emergenza xylella, il 1° marzo il Comune chiama a raccolta gli agricoltori

Appuntamento con i tecnici in Sala San Felice alle ore 17.30

sabato 23 febbraio 2019
A cura di Gianluca Battista
La xylella fastidiosa è alle porte di Bari. I mancati interventi in Salento hanno prodotto danni incalcolabili all'olivicoltura pugliese ed ora che i gilet arancioni hanno manifestato a Roma, davanti ai palazzi del potere, tutto il loro sdegno, sono saliti sul carro anche coloro i quali non avevano ascoltato la loro voce in passato. Ieri il rinvio dell'arrivo in Puglia del Ministro Gianmarco Centinaio (originariamente prevista per il 26 febbraio, ndr), concordato proprio con i gilet arancioni guidati da Onofrio Spagnoletti Zeuli che preferiscono che il titolare del dicastero all'Agricoltura «chiuda definitivamente il gran lavoro di queste ore con l'approvazione dei decreti governativi che daranno risposte alle nostre istanze».

Al di là delle polemiche, c'è da rimboccarsi le maniche ed il Comune di Giovinazzo ha approntato un piano per diffondere la conoscenza del batterio a tutti gli agricoltori, soprattutto agli hobbisti che rappresentano più dell'85% del comparto olivicolo locale. In gioco è il futuro dell'economia cittadina.

Venerdì prossimo, 1° marzo, il Sindaco Tommaso Depalma e l'Assessore alle Attività Produttive, Salvatore Stallone, saranno in Sala San Felice per incontrare i lavoratori e gli imprenditori del settore oleario. L'obiettivo della conferenza che avrà inizio alle ore 17.30, è quello di fornire loro più elementi possibili per prevenire la diffusione del batterio (il sottotitolo è Conoscenza, prevenzione, azione, ndr). Poi, sarà distribuito un vademecum sul come affrontarlo.

Con loro, in San Felice, ci saranno tecnici come il presidente del Gal Nuovo Fior d'Olivi, Antonio Saracino, un ricercatore del CNR-Ipsp, Pierfederico La Notte, il consulente agrario Paolo Leoci e Crescenza Dongiovanni, anch'essa ricercatrice Crsfa Basile Caramia.

Un appuntamento da non mancare per chi opera in questo comparto, fondamentale per informarsi e porre domande ai relatori. È tempo, infatti, che anche i giovinazzesi si sveglino sul tema. Sarebbe inutile lamentarsi a posteriori.