Elezioni 2022, l'appello all'unità del centrosinistra giovinazzese

A firmarlo uomini e donne che hanno avuto un ruolo nella vita politica di quell'area

venerdì 15 ottobre 2021
Agostino Albrizio, Mauro Albrizio, Giuseppe Altieri, Domenico Caccavo, Nicola Camporeale, Nicola Colaluce, Giuseppe Daconto, Sabino Dagostino, Enrico Depalma, Nicola Massari, Angela Paradies, Maria Restivo, Marina Vallarelli, Gaetano Viscoso, Antonello Volpicella.
Sono loro i firmatari e le firmatarie di un documento comune che invita le forze politiche di centrosinistra all'unità. Una posizione chiara, espressa con garbo, che intende spronare al dialogo le varie componenti che erano entrate a far parte del progetto OfficinaGiovinazzo22. Un dialogo che appare interrotto, visto il gelo delle ultime settimane sceso tra Partito Democratico e PrimaVera Alternativa. A questi ultimi ed a tutte le forze politiche progressiste si rivolge il comunicato che pubblichiamo integralmente.


«Il 2022 è un anno importante per la politica giovinazzese e può rappresentare un punto di svolta. Il decennio di amministrazione Depalma arriva a fine corsa, peraltro sembrerebbe non del tutto compatto.
Finisce forse un ciclo politico e si apre una stagione che deve guardare al futuro, non rivolta al passato.
L'Amministrazione Depalma, in anticipo rispetto al boom dell'antipolitica, nasceva in contrapposizione al decennio di amministrazione Natalicchio ed iniziava anche una stagione in cui il civismo prevaleva sulla politica. Al decennio dei "partiti di centro sinistra", si contrappose il decennio della proposta politica personalista, basata su liste civiche e qualche partito, più di destra che di sinistra, a completare il quadro amministrativo. Come si sa, però tutto è politica. Tutti rispondiamo ad idee, si spera, prima ancora che simboli e politici, più in alto di noi. E così è stato.
Al contempo, negli anni, l'opposizione politica all'amministrazione è stata più attiva nel civismo che nei partiti, anche questa una dinamica comune di questi tempi. I partiti del centro sinistra non sono spariti ma ci hanno messo un po' a riprendersi. Ad esempio, Primavera Alternativa ha alimentato il fuoco del centrosinistra, che era sopito. Ma oggi può interpretare il corso politico in modo nuovo e diverso. Le competenze e le migliori energie vanno raccolte e convogliate in funzione del bene comune. Le perdite e i profitti, in politica, si socializzano.
Il quadro politico è cambiato fuori e dentro Giovinazzo. Anche queste ultime elezioni amministrative in Italia confermano che il centrosinistra unito e plurale, aperto al civismo, aperto anche al Movimento Cinque Stelle, assieme ai partiti "tradizionali", al PD, a Sinistra Italiana, a Leu/Articolo 1 e a tutte le altre forze politiche progressiste, ha maggiori chance di successo.
Può esserlo anche a Giovinazzo.
Il giudizio sull'amministrazione Depalma è negativo, non solo per l'approccio solipsistico alla politica. Ma perché lascia sul tappeto gran parte dei nodi politici e amministrativi che la città ha da tempo. Tanto restyling di facciata, sotto traccia, però, restano il basso livello dei servizi, la capacità di generare sviluppo sociale ed economico, una comunità lacerata e divisa tra ultras.
Per questo il 2022 è un anno importante. Per questo i contenuti di questa nuova corsa contano, prima ancora che i protagonisti.
Infine, non è solo la scadenza elettorale a dare importanza all'appuntamento.
Parte una stagione di riforme e di investimenti straordinari, che riguardano il Paese, il nostro Mezzogiorno e Giovinazzo stessa, si spera. Interpretare questa stagione in modo diverso può essere un pezzo rilevante del punto di svolta. Urbanistica, manutenzione del territorio, impatto del cambiamento climatico, turismo, sviluppo economico, artigianato, agroalimentare, beni comuni, servizi sociali e sanitari di prossimità, scuole e luoghi educativi, imprese e lavoro di qualità, lotta alla povertà. Sono solo alcuni dei temi all'orizzonte e dentro queste traiettorie ci sarà il nostro futuro probabile.
In alleanza, con i comuni vicini, con la città metropolitana, con i livelli istituzionali regionali. Facendo squadra, comunità. Evitando di alimentare rancori, dissapori, personalismi e narcisismi di sorta.
Pacificazione con il passato, unione delle forze progressiste, pensieri lunghi per il nostro Paese. Se questo è il quadro, le persone che danno gambe al quadro vengono subito dopo. I principali partiti del centrosinistra, PVA e PD, potrebbero comprendere che due passi indietro possono essere utili a fare un balzo in avanti. Da soli si corre più veloci, assieme si va più lontano. Con lo sguardo rivolto al futuro, non al passato».