Donazione organi, l'Aido nelle scuole giovinazzesi

Ieri i volontari alla "don Saverio Bavaro" ed alla "Papa Giovanni XXIII"

sabato 11 febbraio 2017
A cura di Marzia Morva
La campagna di sensibilizzazione sociale verso la donazione degli organi, avviata nelle Scuole della nostra cittadina dall'Aido-gruppo comunale "Luigi Depalma" di Giovinazzo, ha impegnato in questi giorni i volontari Aido negli incontri con gli alunni. Si sono svolti gli incontri con le classi di 5^ delle scuole primarie "Don Saverio Bavaro" e "Papa Giovanni XXIII " dell'Istituto Comprensivo "Don Saverio Bavaro-Marconi" (in foto con alcuni accorgimenti per preservare l'identità di alcuni minori).

Gli scolari hanno guardato con i volontari Aido, guidati dal Presidente Franco Depalma, il cartone animato, inno alla solidarietà, "Salvo e Gaia", promosso dal Ministero della Salute, dal Centro Nazionale Trapianti e dal Ministero Della Pubblica Istruzione. I due appuntamenti sono stati seguiti dai ragazzi che hanno posto domande, alcune molto appropriate, al dott. Antonio Scioli, medico chirurgo che segue e supporta con molta dedizione l'Aido nelle sue iniziative informative.

Il suo intervento è stato utile a focalizzare l'attenzione sulla donazione degli organi e sugli stili corretti di vita che ogni persona deve avere. La "corretta informazione ", ci ha detto Giuseppe Dagostino, socio Aido, è il motto simbolo dell'Aido. Durante i due incontri, gli alunni delle classi di quinta hanno ascoltato la testimonianza di Pino Grasso, marito di una trapiantata e quello del Presiedente Franco Depalma, il quale ha ricordato la storia di suo figlio Luigi.

La donazione degli organi è importante, è un dono ma è anche un dovere che un essere umano può rivolgere verso chi ne ha bisogno. Il dott. Scioli è stato esauriente nelle risposte che ha fornito ai ragazzi ed ha utilizzato un linguaggio sia tecnico che medico, ma appropriato all'età degli alunni. Il medico ha anche rimarcato a chiare lettere l'importanza di condurre una vita sana vissuta nel rispetto della salute del proprio corpo.

Franco Depalma si ritiene soddisfatto del risultato dei primi due incontri «I ragazzi si sono mostrati molto interessati, sinceri e spontanei - ha affermato -. L'Aido pianta un seme che in futuro si spera possa crescere e moltiplicarsi. Lo scopo principale dell'Aido è quello di mirare alla chiusura delle liste d'attesa per le donazioni di organi. Infatti - ha evidenziato -, noi cerchiamo di invogliare i giovani a vivere una vita sana, senza eccessi per non ammalarsi.

Se le persone che hanno bisogno del trapianto di organi diminuiscono, le liste d'attesa si riducono di molto, perché la gente sta bene e noi siamo molto contenti. L'Aido ha a cuore il benessere delle persone e per questo iniziare nelle scuole ad inculcare questo messaggio è opera importante. Noi invitiamo i ragazzi - è stata l'altra sottolineatura - a seguire una alimentazione corretta ed a fare attività fisica. Esattamente come li invitiamo a rispettare tutte le norme sulla sicurezza personale, come indossare il casco e il giubbotto fosforescente sia sulla bici che in motorino ed avere sempre allacciate le cinture di sicurezza in macchina. Tutto - ha concluso - per rispettare noi stessi e la vita che ci è stata donata».

Il calendario degli incontri proporrà il 18 febbraio un appuntamento con il progetto Aido nelle scuole presso il Liceo Classico- Scientifico "Spinelli", in cui sarà ospite la giovane trapiantata Roberta Marseglia, che racconterà nuovamente a Giovinazzo la sua esperienza narrata nel libro "Un sogno...Il sogno di una bambola e risponderà alle domande degli studenti.

Il 22 febbraio si terrà un incontro nella Scuola Secondaria di primo grado " G.Marconi" per rafforzare il concetto di donazione degli organi e sensibilizzare le coscienze. Nel mese di marzo, infine, ci saranno altri eventi con le stesse attività nelle scuole dell'Istituto Comprensivo "San Giovanni Bosco-Buonarroti".