Coronavirus, saliti a sei i casi di positività a Giovinazzo

L'annuncio nel bollettino serale del Sindaco Depalma

lunedì 30 marzo 2020 20.15
A cura di La Redazione
Salgono a 6 i casi di positività al Coronavirus a Giovinazzo. Lo conferma nel bollettino serale il Sindaco Tommaso Depalma. Vi riproponiamo di seguito le informazioni quotidiane che il primo cittadino dà alla città.

SESTO CASO DI POSITIVITÀ

«Vi informo che a seguito di comunicazione dalla Asl i casi positivi su Giovinazzo salgono a 6 (compreso il nonnino purtroppo deceduto). I 5 casi attualmente positivi riguardano lo stesso nucleo familiare. Ad eccezione dell'uomo già ricoverato il resto del nucleo è in isolamento domiciliare, al momento nessuno necessita di ricovero. Spero quanto prima che per questi nostri concittadini si possa giungere a guarigione completa e rapida.


SOLIDARIETÀ

A seguito del decreto del Governo sulla "solidarietà alimentare" stiamo lavorando all'interno di ANCI (l'associazione dei Comuni) per predisporre criteri uniformi di erogazione e modalità di accesso. Al più presto saremo in grado di comunicare quanto necessario per accedere a questo beneficio.
Nel frattempo da oggi parte il progetto "Giovinazzo Solidale" per mettere a sistema la solidarietà dei giovinazzesi. Già oggi abbiamo distribuito i primi beni alimentari donati da nostri concittadini assieme ai prodotti del nostro banco alimentare. Domani proseguiremo con le consegne scorrendo la lista delle persone che hanno segnalato le proprie condizioni di difficoltà ai nostri servizi sociali. Oggi è giunta la mia lettera agli esercizi di prodotti alimentari di Giovinazzo, in tanti si stanno mettendo a disposizione del progetto per donazioni gratuite, il sistema sarà presto a regime e darà modo a tutti di collaborare a questa rete virtuosa.


"RITA" PER LE INFO SUL DECRETO "IO RESTO A CASA"

Da oggi, inoltre, è attivo sul nostro sito web comunale "Rita", l'assistente virtuale operativo 24 su 24 per tutti coloro che vogliono ricevere informazioni sul decreto "Io resto a casa" e sull'emergenza sanitaria in corso. L'assistente virtuale Rita è in grado di analizzare le richieste degli utenti e di rispondere in tempo reale, mediante interazione vocale, a ogni domanda su attività consentite e vietate, spostamenti, autodichiarazioni e a ogni altra questione trattata nel decreto. Questa iniziativa di solidarietà digitale è messa in atto da Exprivia: con loro stiamo lavorando per fornire tramite l'assistente virtuale informazioni relative a Giovinazzo. Abbiamo attivato anche i servizi che permetteranno il consiglio comunale in videoconferenza.

ARAC

Oggi abbiamo ricevuto una nota dell'ARAC a firma del presidente Luca Barbone: la situazione delle attività (bar, ristoranti, alberghi ecc.) che ad oggi non possono lavorare in virtù del decreto "Io resto a casa" si sta facendo drammatica. Posso assicurare che stiamo lavorando a tutte le misure necessarie a livello locale e al contempo stiamo spingendo, tramite i canali istituzionali, per ottenere dal Governo maggiori leve economiche proprio per venire incontro a questo comparto vitale per la nostra economia cittadina.
È stato pubblicato dall'INPS il modulo denominato "Sr 163" la cui compilazione è propedeutica all'ottenimento dei 600 euro di sostegno ai lavoratori autonomi ed alle partite IVA previsto dal Governo. Il modulo è scaricabile a questo link: https://www.inps.it/search122/proxy/getmoduli_ws.ashx… .

BANDIERE A MEZZ'ASTA

Domani a mezzogiorno sarò assieme al presidente del consiglio comunale, Alfonso Arbore, ai piedi di Palazzo di Città con la bandiera a mezz'asta per onorare le vittime di questa epidemia così come da iniziativa dell'Anci. Insieme a tutti i sindaci d'Italia siamo chiamati tutti ad osservare un minuto di silenzio in memoria dei tanti che hanno perso la vita a causa di questo virus. Il Paese si unisce in questo lutto ma anche nella lotta incessante per sconfiggere questo nemico, ognuno deve fare la propria parte.

Per aiutare chi è in prima linea il consiglio è sempre lo stesso: restiamo a casa. Il nostro comportamento responsabile e il nostro restare a casa è poca cosa rispetto ai sacrifici e al rischio a cui si stanno esponendo medici, infermieri, soccorritori del 118, farmacisti, personale sanitario e tutti coloro che lavorano nella filiera dei servizi essenziali (forze dell'ordine, supermercati e alimentari, benzinai, trasportatori, operatori ecologici e altri ancora). Uniti ma distanti, vinceremo»