Consiglio comunale, implementazione servizi sanitari cittadini e ospedale del Nord Barese: approvato documento all'unanimità

Ieri seduta della massima assise alla presenza di Francesca Galizia, Antonella Laricchia, Cosimo Borracino, Nino Marmo e Nico Bavaro

mercoledì 8 agosto 2018 05.00
A cura di Gianluca Battista
Il Consiglio comunale giovinazzese ha approvato all'unanimità dei 15 presenti un duplice deliberato che impegna il Sindaco Tommaso Depalma e l'Amministrazione comunale giovinazzese a comunicare al Presidente della Regione, Michele Emiliano, la richiesta di implementazione dei servizi sanitari su Giovinazzo e di individuazione di un ospedale che funga da riferimento per sei comuni del Nord barese.

L'assise cittadina di ieri, 7 agosto, era stata voluta con questo duplice ordine del giorno da tutti i Consiglieri di opposizione, per mettere sul tavolo un problema che rischia di penalizzare fortemente i giovinazzesi. Nel piano di riordino sanitario previsto dalla Giunta regionale, infatti, a Giovinazzo resteranno solo un'autoambulanza medicalizzata e un'automedica, con l'impegno che dal 2019 vi siano due ambulanze.

Alla seduta sostanzialmente monotematica hanno preso parte l'onorevole Francesca Galizia del MoVimento 5 Stelle, i Consiglieri regionali Antonella Laricchia (M5S), Nino Marmo (Forza Italia) e Cosimo Borracino (LeU). Vi ha preso parte anche Nico Bavaro, segretario regionale di Sinistra Italiana. Presenti in Aula anche il direttore del distretto socio-sanitario Molfetta-Giovinazzo, il dr. Marco Bellapianta, e la responsabile del poliambulatorio, dott.ssa Tatulli.

Sotto la spinta delle opposizioni, ma in un clima di grande collaborazione e fair play istituzionale, si è dunque giunti ad un documento condiviso con cui Giovinazzo si presenterà al Governatore Emiliano.

Con molteplici distinguo, ma con un un obiettivo comune, i Consiglieri comunali e gli "ospiti" intervenuti hanno dunque evidenziato l'esigenza di implementare a Giovinazzo servizi essenziali soprattutto per una cittadina che vuol dirsi a vocazione turistica, invocando anche il rispetto della cosiddetta Carta di Ruvo, con cui Michele Emiliano e la Giunta regionale si erano impegnati a far nascere (forse tra Molfetta e Bisceglie) un nuovo ospedale unico di primo livello per sei grossi centri del Nord Barese.

Attualmente Giovinazzo vive la situazione sopra descritta, dopo il ridimensionamento previsto dal Piano di riordino sanitario, in ossequio a quanto previsto dal Decreto Ministeriale n. 70 del 2015. Sotto i 6.000 accessi annui nel Punto di Primo Intervento, quest'ultimo sarebbe stato sostituito da un'ambulanza medicalizzata e da un'automedica e così è stato.

Nel 2017 gli accessi sono stati 1.098, la metà quasi rispetto ai 2.171 del 2016 e la soluzione ai tecnici regionali era sembrata inevitabile. Ma dai banchi dell'opposizione (PVA) è stato fatto notare come i tempi per una visita specialistica si siano dilatati a dismisura. Impossibile andare avanti così, soprattutto se si pensa anche alle urgenze, con l'Ospedale San Paolo unico vero punto di riferimento attrezzato troppo distante come spesso la cronaca ci ha raccontato.

Dopo alcuni emendamenti, quindi, si è arrivati ad una soluzione condivisa, che apre una nuova fase di confronto tra l'Ente comunale e quello regionale. Nulla deve rimanere di intentato, come ricordano dal Partito Democratico giovinazzese. Nei più scettici, come alcuni esponenti di Forza Italia, resta tuttavia il dubbio che la voce di Giovinazzo, così come quella di altre realtà viciniore, possa rimanere inascoltata. Da Roma e da Bari si attendono risposte in ogni caso forti e definitive.

Il Consiglio comunale giovinazzese, ed è questo l'ultimo e forse più importante dato, ha scritto ieri una bella pagina di buona politica, in cui gli steccati ideologici e le diverse posizioni sono stati superati per il bene comune.