Confusione nel nuovo calendario del porta a porta: le perplessità di PVA

Una nota dopo le modifiche ad orari e mappe chiede spiegazioni all'Amministrazione comunale

sabato 13 gennaio 2018
A cura di Gianluca Battista
Il dibattito politico cittadino si sposta sui nuovi orario della raccolta differenziata porta a porta. Le recenti modifiche agli stessi orari di ritiro e alla ripartizione in zone hanno suscitato non poche perplessità da parte di PrimaVera Alternativa, forza di opposizione in Consiglio comunale.

In una nota stampa apparsa anche su Facebook, PVA chiede lumi e scrive: «Molti sono i cittadini che ci hanno segnalato problematiche legate al nuovo calendario del servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta, lamentando l'assenza di qualsivoglia attività preventiva di informazione e di ascolto degli utenti giovinazzesi da parte dell'Amministrazione e del Gestore del Servizio».

Andando nel dettaglio si legge che le lamentale hanno ad esempio riguardato i sacchetti della differenziata: «Il servizio a regime inizierà senza che ai giovinazzesi siano stati preventivamente distribuiti i sacchetti per la raccolta differenziata (organico, plastica e metalli, indumenti usati). Quando verranno distribuiti i sacchetti - si chiedono da PVA -? Bisognerà recarsi al Centro Servizi di Via Bari per riceverli?
Siamo sicuri che quel Centro Servizi - continua la nota -, dove stazionano mezzi utilizzati per la raccolta e rifiuti di ogni tipo, sia adatto per ricevere il pubblico?».

Confusione è stata generata (a dire il vero non da oggi, ndr) dall'inclusione di via Marconi nella zona A, secondo la mappatura comunale, quando l'Aro Ba 2 esclude l'arteria del quartiere Sant'Agostino da quell'area. «In altri termini - è l'affondo di PVA -, a soli due giorni dall'avvio del nuovo calendario, centinaia di giovinazzesi non sanno quale calendario seguire».

PrimaVera Alternativa batte anche su altri due punti: quello relativo alle utenze non domestiche e quello riguardante le utenze commerciali. Nel primo caso si chiede: «L'ordinanza sindacale da poco emessa prevede che i contenitori delle utenze non domestiche, dopo l'esposizione, debbano essere conservati nei locali commerciali e non lasciati per strada. Ma l'Assessore al decoro Gaetano Depalo - attaccano dal partito d'opposizione - non aveva sostenuto che questa ipotesi era irrealizzabile? I commercianti ed i ristoratori sono stati informati di questo obbligo posto a loro carico?».

Quanto agli esercizi, dai ristoranti ai bar, dai pub alle pizzerie, PVA pone altri quesiti sulla scorta di quanto appreso dai commercianti stessi: «Molti titolari di attività "food" - scrivono - contestano la riduzione ad un solo giorno della raccolta della frazione indifferenziata, ritenendo questa scelta profondamente sbagliata. Inoltre sostengono (a nostro avviso correttamente) - si legge ancora - che sia illogico l'aver previsto il ritiro della plastica in due giorni consecutivi, vale a dire il sabato ed il lunedì (la domenica non c'è conferimento)».

E sempre a questo riguardo dal partito di via Cappuccini spingono ancora: «Nelle lettere dell'Aro Ba 2 l'orario di esposizione dei contenitori di tutte le utenze commerciali va dalle 8:30 alle 9:30. Contrariamente a quanto riportato nella missiva Aro, nell'ordinanza sindacale si prevede che le utenze commerciali del centro storico debbano esporre i contenitori dalle 6:30 alle 8:30.
Secondo molti ristoratori sarebbe anche impossibile rispettare tale orario di esposizione concludono da PVA -, in considerazione del fatto che tali attività chiudono in tarda nottata e (ri)aprono solo nel tardo pomeriggio».

Per PrimaVera Alternativa, in soldoni, la «confusione» regnerebbe «sovrana» a pochi giorni dalla partenza del servizio. Questioni che evidentemente gli amministratori dovranno dirimere nelle prossime ore, onde evitare fraintendimenti e soprattutto la compromissione dei risultati della raccolta stessa.

E d'altronde, era stato lo stesso Sindaco, Tommaso Depalma, a ripetere più volte, in un recente passato, che «tutto è perfettibile» anche grazie alle segnalazioni dei cittadini. Una sinergia tra questi ultimi, partiti d'opposizione ed Ente locale potrebbe dare i suoi buoni frutti.