Concessioni spiagge, Depalma sfida de Gennaro sulle accuse: «Andiamo da notaio e vediamo chi ha ragione»

Il Sindaco ha replicato con un comunicato ed un video al suo avversario politico

sabato 9 maggio 2020 1.05
A cura di Gianluca Battista
Con un comunicato, proposto dalla nostra testata nella giornata di ieri, 8 maggio, ed un successivo video (clicca qui), il Sindaco di Giovinazzo Tommaso Depalma, ha inteso rispondere alle accuse arrivate da PrimaVera Alternativa, e segnatamente dal Consigliere Daniele de Gennaro, la scorsa settimana.

LE ACCUSE
Quest'ultimo, in un video, chiedeva il ritiro del bando sulle concessioni demaniali dopo le osservazioni della Regione Puglia e chiariva la posizione del movimento di opposizione, affatto contrario ad attrezzare le spiagge giovinazzesi, ma che avrebbe voluto maggiore trasparenza nello stesso. de Gennaro in quella occasione invitava anche tutti i cittadini a vigilare sull'operato sia del Sindaco, sia dell'Assessore Salvatore Stallone nei prossimi mesi.

LA RISPOSTA
Non erano piaciute quelle accuse al primo cittadino ed ai suoi, tanto che il Sindaco ieri ha risposto con uno scritto ed un video.
In entrambi rammenta che gli uffici comunali e lui stesso si sono mossi per rispondere all'Ente regionale, che tuttavia secondo Palazzo di Città non avrebbe competenze. Nella parte video Depalma ha ribadito che il bando non sarà ritirato affatto e scadrà il 18 maggio e che le stesse opposizioni avevano chiesto in marzo di allungarne i termini. Inoltre il primo cittadino ha sottolineato come non saranno toccate le spiagge libere e che il bando riguarda solo il 50% del litorale, al cui si avrà comunque accesso gratuitamente, come avviene in tante altre parti d'Italia.

LA SFIDA
E poi ha sfidato l'avversario politico: «Rimando al mittente - ha detto il sindaco - le accuse fatte da PVA e dal Consigliere de Gennaro parlando di "amici degli amici" (si era fatto cenno ad una probabile politica clientelare degli amministratori, ndr) e dico che se lui è convinto dell'ipotesi, scegliesse un notaio di sua fiducia, ci andiamo insieme, e scrivesse in una busta nomi e cognomi. Così, all'esito del bando, vedremo chi avrà avuto torto e chi ragione».

Una posizione che susciterà certamente reazioni nel campo degli avversari politici. A cui, inevitabilmente, torna la palla nell'eterna bagarre dialettica di una cittadina non molto grande, ma che sa infiammarsi su quasi tutto.