Chiese aperte a Giovinazzo per "Settembre mese della cultura"

L'Assessore Anna Vacca: «Sono come gioielli»

giovedì 6 settembre 2018 10.19
A cura di Marzia Morva
Nel programma d'iniziative del "Settembre mese della cultura 2018", ideato e organizzato dal Comune di Giovinazzo –Assessorato alla Cultura e al Turismo, un'attenzione particolare è stata rivolta anche all'arte e alla storia che rendono uniche le bellissime chiese presenti nella nostra cittadina.

Infatti, nei weekend di questo mese si potranno visitare grazie all'iniziativa dal titolo "Lux Ecclesiae Juvenaciensis- Lo splendore della chiesa giovinazzese". Sarà una ghiotta occasione per i turisti e per gli appassionati di storia e di arte per poterle ammirare in tutta la loro bellezza, apprezzandone storia ed architettura.

Si tratta della Concattedrale di Santa Maria Assunta e della sua cripta in Piazza Duomo, della chiesa dello Spirito Santo e di quella di Santa Maria degli Angeli, che si trovano nel centro storico ed infine della Parrocchia di San Domenico situata nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele II.

Nella Concattedrale, tra le splendide opere si potranno ammirare i dipinti di Carlo Rosa, pregiatissimo artista nativo di Giovinazzo, autore tra l'altro del soffitto ligneo della Basilica di San Nicola a Bari.

Nella Chiesa di San Domenico si potrà cogliere l'opportunità, grazie a questa iniziativa, di godere della bellezza, del pregio e del valore di un vero e proprio capolavoro qual è l'opera del "San Felice in cattedra" di Lorenzo Lotto.

L'apertura è prevista ogni venerdì, sabato e domenica di questo mese e seguirà questi orari : dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 20.00 alle ore 22.00.

Per informazioni ci si può rivolgere all'infopoint posto al piano terra del Municipio, o telefonare al numero +39 080 390 23 51, oltre che collegarsi alla pagina Facebook dell'Infopoint di Giovinazzo.

Abbiamo chiesto all'Assessore Anna Vacca qualche curiosità sul titolo dato a questa iniziativa:«Nasce dal desiderio di incuriosire i visitatori - ha affermato -. Ho sempre pensato che "chiese aperte" debba essere utilizzato solo per il "gergo" tecnico. È molto diretto, ma non rende idea della scoperta, come uno scrigno che viene aperto. Le chiese racchiudono i tesori più preziosi della città e alcuni sono particolarmente preziosi, sono come gioielli. E l'oro luccica, brilla, risplende», è stata la sua chiosa.