Centrosinistra alla resa dei conti: primarie o due schieramenti?

Nei prossimi giorni la soluzione del rebus

lunedì 28 febbraio 2022
A cura di Gianluca Battista
È un puzzle complesso, quello che si tenta di mettere insieme a sinistra, in vista delle prossime elezioni amministrative.

Il Partito Democratico ha proposto con forza nelle ultime giornate il nome di una stimata dirigente scolastica, Maria Rosaria Pugliese, gradita ai grandi elettori interni al partito, che pare abbiano avuto un ruolo decisivo, e soprattutto figura in grado di mettere insieme varie anime, capace di intercettare consensi sia di quanti si sono detti lontani dall'attuale amministrazione comunale, sia degli indecisi.

Le prossime giornate diranno però qualcosa di più sul futuro di una eventuale coalizione unitaria. Tra martedì e mercoledì prossimi, secondo quanto intercettato dalla nostra redazione da fonti interne ai partiti ed ai movimenti dell'area, si dovrebbero sciogliere gli ultimi dubbi, sulla scorta di una volontà rinnovata e ribadita venerdì scorso anche da PrimaVera Alternativa di provare a trovare la quadra per andare alle primarie: Pugliese da una parte, de Gennaro dall'altra.

Attenzione però, poiché il PD dovrà chiedere disponibilità della preside ad un confronto, aspetto nient'affatto scontato per una persona che viene dalla società civile, che ha un ruolo di prestigio e che non si esporrà con facilità senza garanzie. E poi, c'è tutta un'area del PD che le primarie non le vuole affatto.
Antonio Galizia ed i suoi si sono già chiamati fuori e non vi parteciperanno. Intanto si sono aperti nuovi fronti ed un dialogo sembrerebbe ben avviato con la componente vicina a Pantaleo Magarelli.

Insomma il riepilogo è presto fatto: da una parte Maria Rosaria Pugliese candidata PD e di movimenti moderati e dall'altra Daniele de Gennaro, sostenuto da PVA, Sinistra Italiana e civiche. Se entro questa settimana non si addiverrà ad un accordo su primarie, ciascuno andrà per la propria strada, per poi capire se ritrovarsi ad un eventuale ballottaggio.

Dall'altra parte, infine, dopo aver appianato nei mesi scorsi differenze e ricomposto dissidi, portando nella sua coalizione anche ex simpatizzanti di Daniele de Gennaro nelle elezioni del 2017, Michele Sollecito presenterà la sua candidatura sabato 5 marzo in Sala San Felice. A suo favore la conoscenza della macchina amministrativa maturata in dieci anni da vicesindaco, il suo essere moderato e uomo di cultura, un compromesso tra la praticità dell'amministratore e i legittimi aneliti di un accademico.
Contro di lui il sentore, in chi ha contrastato Tommaso Depalma, di una continuazione troppo marcata nelle politiche dell'attuale esecutivo cittadino, che tanto hanno diviso l'opinione pubblica giovinazzese.

Settimana decisiva, quindi. Dopo di che, sarà la consueta bagarre elettorale, con l'auspicio che i futuri amministratori locali si debbano occupare solo delle vicende piccole e grandi di una comunità di provincia e non dover fare i conti con una crisi globale che potrebbe cambiare assetti e futuro del pianeta. Di questo faremmo tutti volentieri a meno.