Auto incendiate, il PD invoca un tavolo tecnico

L'attacco agli amministratori: «Ordine e sicurezza il loro cavallo di battaglia in campagna elettorale. A chiacchiere»

lunedì 15 gennaio 2018
A cura di Gianluca Battista
Non è un momento facile per Giovinazzo. Forse è il momento più difficile da tre anni a questa parte sull'argomento sicurezza. Tante le voci che si sono alzate, anche sui social network, contro le forze dell'ordine, contro gli amministratori, contro chiunque abbia un ruolo chiave in città e non sia riuscito ad evitare che fossero incendiate ben dieci auto in una settimana e che fossero messi a segno rapine e furti.

Nel dibattito fa sentire forte la sua voce anche il Partito Democratico, che in una nota della Segreteria cittadina rimarca lo stato d'animo di molti cittadini perbene: «Rabbia. Tanta rabbia per quello che è successo ieri notte (domenica notte, ndr) dopo l'incendio di cinque autovetture in via Di Vittorio, per fortuna senza gravi conseguenze per i cittadini. Ma purtroppo il punto è proprio questo, il "dopo". Come in tutte le tragedie, in tutti gli stati di calamità e di difficoltà - spiegano dal PD - si arriva con il "post" a fare i professoroni, i soloni, i moralisti».

I Democratici quindi pongono un problema di carattere politico, perché quello spetta alle forze che siedono in Consiglio comunale ed attaccano gli amministratori per aver cavalcato la tigre in campagna elettorale: «Brava Amministrazione, bravo caro sindaco, bravi tutti. Bravi in campagna elettorale a fare gli agitatori di folle. Bravi in campagna elettorale a fare i paladini del giusto e del bello. Bravi da sopra ad un palco a fare gli ammaliatori del popolo. Bravi a fare dell'ordine e della sicurezza uno dei cavalli di battaglia del proprio programma politico. A chiacchiere. Al vento. A babbo morto», è l'affondo frontale.

Il PD si chiede se il Tommaso Depalma sappia «che chiedere al Prefetto un tavolo tecnico su ordine pubblico e sicurezza deve essere la priorità per un paese di 20.000 anime che in meno di due giorni è stato preso di mira da bastardi piromani? Lo sa il sindaco [...] - tuonano - che deve solo fare 25 km per mettere un punto a questa vergognosa e insostenibile situazione?

Lasciamo il nostro paese - insistono - in mano alla criminalità, alle orde barbariche di clan viciniori che dettano legge, all'invasione di geni del male pronti a spartirsi il nostro paese per i loro business sporchi senza far sentire la nostra voce? La notte, la nostra città diventa terra franca - scrive la Segreteria guidata da Mimmo Brancato - perché priva di controlli efficaci da parte delle forze dell'ordine e in questo momento ancora di più dopo la stretta alla criminalità bitontina che ora trova in Giovinazzo un luogo di ripiego per queste organizzazioni».

I Dem quindi prendono una posizione pubblica netta: «È imperativo del nostro partito – in ogni ordine e grado – fare tutto il necessario perché l'Amministrazione si adoperi in Consiglio e fuori per rendere la sicurezza la priorità assoluta di tutta la comunità sotto il nostro pressante impulso: saremo presenti sul territorio - ribadiscono - e pungoleremo questa Amministrazione dormiente, affarista e inconcludente a realizzare una tutela reale della città che non si paghi sulla pelle dei cittadini».

Da stanotte, intanto, sono aumentate le volanti in paese, sotto il coordinamento della Compagnia dei Carabinieri di Molfetta, guidati dal Capitano Vito Ingrosso. Speriamo sia un primo importante segnale nella direzione auspicata dai Democratici.