"Archeologia in comune", visite guidate nel weekend al Dolmen di San Silvestro

Il prof. Rescio e Carmen Battista hanno illustrato la storia del sito che sorge tra Giovinazzo e Terlizzi

lunedì 10 settembre 2018 0.20
A cura di Marzia Morva
L'opportunità di conoscenza approfondita del Dolmen di San Silvestro, che sorge sulla provinciale tra Giovinazzo e Terlizzi, data dall'iniziativa "Archeologia in comune", avrebbe meritato l'attenzione di più gente perché occasione di pregio storico ed archeologico, vista la visita guidata a cura del prof . Pierfrancesco Rescio e di Carmen Battista.

L'interessante iniziativa, inclusa nel programma "Settembre mese della Cultura" ideato, patrocinato e supportato dal comune di Giovinazzo- Assessorato alla Cultura e al Turismo, guidato da Anna Vacca, si è svolta ieri mattina in uno dei luoghi chiave del territorio giovinazzese, quello rappresentato dal Dolmen di San Silvestro in uno spazio ricco di splendidi ulivi e carrubi. Abbiamo chiesto all'archeologo Rescio, docente di topografia all'Università di Napoli il suo pensiero in merito al pregio e al valore di questa iniziativa.

«Finalmente il comune si riappropria di un bene che gli è sempre appartenuto, perché se è vero che è necessaria la tutela è anche vero che bisogna fruire di un bene in quanto risorsa - ha affermato l'archeologo barese -. Sì, il Dolmen è una risorsa: è il più monumentale dell'Europa meridionale. A nord in Scozia, c'è Stonehenge, monumento del X secolo a. C., mentre il Dolmen di San Silvestro è più antico risale tra il XX ed il XV a. C. Sotto questo Dolmen ci sono i resti di un villaggio neolitico del V millennio a. C., molto importante ed interessante dal punto di vista archeologico e storico. Giovinazzo intende valorizzare il proprio territorio (in gergo definito "agro giovinazzese" ndr) custode di un monumento particolare come il Dolmen. La tutela, la sicurezza e l'utilizzo di questo luogo ricco di storia è utile per scoprire la storia stessa. Questo monumento rappresenta un bene ultra nazionale che merita di diventare bene dell'Unesco. È ora che Giovinazzo si renda conto che deve utilizzare in maniera continuativa il sito archeologico con l'augurio che si valorizzi questo e se ne trovino altri presenti nel territorio circostante posto da qui ad Altamura».

La visita guidata e gratuita svoltasi ieri mattina, 9 settembre, è stata condotta dal docente universitario e dalla guida abilitata Carmen Battista. Entrambi saranno i relatori di un convegno che si terrà venerdì 14 settembre nella Sala San Felice alle ore 19.00. A loro abbiamo chiesto di cosa tratterà il convegno.

«Nel mio intervento parlerò della valorizzazione del paesaggio di Giovinazzo, del paesaggio storico nella sua bellezza che conosco in maniera approfondita - ci ha detto il prof. Rescio -. Vi svelo una notizia in anteprima di cui tratterò al convegno: lì dove ci sono gli ulivi, c'era una foresta ed i pastori e quindi un altro tipo di economia. Ne parlerò in modo più approfondito».

La guida abilitata Carmen Battista ritiene "Archeologia in comune" una grande opportunità per i cittadini di Giovinazzo, non solo perché permette di scoprire l'archeologia dal punto di vista scientifico, ludico e didattico, oltre che considerare la visita al Dolmen un privilegio da tramandare ai posteri. Al convegno del 14 settembre nella sala San Felice, la dottoranda di Ricerca in Storia dell'Arte e Archeologia presso l'Università ULB di Bruxelles, parlerà di eventi di storia passata. Infatti, racconterà della Puglia e di Giovinazzo a cavallo tra la dominazione bizantina e la conquista normanna ponendo particolare attenzione all'evento storico dell'"Assedio di Giovinazzo" risalente al 1042.