Ampliamento della discarica, inizia la protesta

Volantini ed una raccolta firme in vista del corteo cittadino del 3 gennaio

sabato 20 dicembre 2014 13.27
Il comitato cittadino "Per la salute pubblica, no alla discarica" riscalda i motori e, nei prossimi giorni, avvierà un capillare volantinaggio per spiegare i motivi della protesta legata all'ordinanza n. 62 del 6 novembre 2014 con cui il sindaco Tommaso Depalma ha autorizzato la soprelevazione dei lotti I, II e III della discarica di San Pietro Pago e guiderà finanche una raccolta firme. Un antipasto della manifestazione programmata per sabato 3 gennaio alle ore 18.00, con corteo (la partenza è prevista da piazza Risorgimento) e successivo sit-in ai piedi di Palazzo di Città.

«L'ordinanza sindacale n. 62 è illegittima - spiegano i portavoce del comitato, Vincenzo Castrignano e Alessandro Depalo - perché contro le leggi vigenti (decreto legislativo n. 152/2006; art. 50 del Testo Unico degli Enti Locali n. 267/2000), contro il parere del Ministero dell'Ambiente, contro il parere dell'Ufficio Tecnico Comunale e contro la decisione del consiglio comunale del 5 marzo 2014 di impedire ogni ulteriore ampliamento della discarica in esercizio o la realizzazione di altre discariche nel territorio comunale». Da qui il volantinaggio per sensibilizzare residenti e cittadinanza di Giovinazzo.

Non solo proteste, ci tengono a sottolineare i componenti del locale comitato, ma anche proposte: «Invitiamo i cittadini giovinazzesi - continuano - a firmare la petizione per chiedere al sindaco di revocare, o quantomeno sospendere, l'ordinanza sindacale nelle more della massima assise comunale, di rispettare e ribadire le delibere n. 33 e n. 39 del 2009 che prevedono l'uso esclusivo del V lotto funzionale all'impianto di biostabilizzazione e di effettuare un monitoraggio continuo del territorio e dell'aria circostanti la discarica».

Severa anche l'associazione "In Movimento" di Luigi Fanizzi che annunciando la sua adesione al comitato, ricorda come l'attuale amministrazione comunale, nel suo programma di campagna elettorale, si sia spesa per le politiche di salvaguardia ambientale e di tutela della salute dei cittadini. Annunci disattesi, con l'apertura del bacino d'utenza a ben 19 comuni.

Altre associazioni si sono unite al comitato. Dal "Simposio" a "Led", dal cattolico "Osservatorio per la legalità e per la difesa del Bene Comune" ai "Nipoti della Nonna". E ancora tanti cittadini che senza bandiere e senza colore politico si sono stretti intorno a una vicenda che vede Giovinazzo ancora una volta sito di discarica a disposizione di una intera Provincia.