A confronto sul tema della famiglia

Si è concluso ieri sera il corso "Le relazioni familiari"

giovedì 3 dicembre 2015 13.22
A cura di Marzia Morva
Per tirare le somme su un lungo percorso di incontri, incentrati sulla tematica famiglia e, nello specifico, su "Le relazioni familiari", calate nell'odierno contesto sociale, si è svolto ieri sera, in Sala San Felice l'ultimo incontro formativo dal titolo "Quali relazioni familiari oggi?".

Gli esperti presenti hanno fornito un ulteriore contributo sul tema, inquadrando la famiglia come nucleo principale su cui si fonda la società. Don Benedetto Fiorentino, promotore del corso da undici anni ormai, ha evidenziato quanto sia fondamentale per tutti crescere con umanità, migliorarsi, far emergere il bello delle relazioni sociali e familiari e mettere in campo l'autostima: se ci amiamo di più, è la sintesi, tutti siamo capaci di dare di più agli altri.

Gli ha fatto quasi eco Giuseppe Scardigna, Presidente regionale dell'associazione Genitori Democratici, ha affermato con convinzione che, in questa tipologia di società complessa, i genitori hanno spesso bisogno di guida e di supporto. La famiglia, a suo parere, esprime il bisogno di rafforzare il dialogo al suo interno e la gioia di ritrovarsi per condividere autenticamente gioie e dolori. Deve quindi essere posta al centro della società e per realizzare ciò è chiesto a tutti impegno.

Il prof. Francesco Bellino, Ordinario di Bioetica all' Università di Bari e Presidente SIBCE, ha fatto riferimento a quanto detto di recente da Papa Francesco: «Solo costruendo una nuova alleanza tra l'uomo e la donna si può e si deve partire per ricominciare a rendere il mondo domestico, pieno di calore, di affetto, di solidarietà in una dimensione sociale rispettosa, aperta e pronta per preparare cittadini autentici!». A suo avviso, bisognerebbe creare in ogni comune uno spazio-scuola per i genitori per condividere le esperienze e confrontarsi grazie al supporto di un gruppo di ascolto composto da esperti. Il prof. Bellino ha dato rilievo all'importanza dell'educazione al rispetto dei valori etici che si instaurano in famiglia e se si fallisce in questo, non si può costruire una società sana. La scuola non può e non deve essere sempre ritenuta colpevole delle criticità e delle difficoltà relazionali e comunicative che manifestano i ragazzi. Molto spesso il problema parte dalla famiglia e si può prevenirlo oltre che tenerlo sotto controllo.

Lo psicologo e psicoterapeuta familiare Enzo Gesualdo ha dato il suo contributo al corso affermando che la famiglia è sola in questo momento di crisi sociale, perché è "saltata la connessione" tra la stessa ed il sistema sociale; sono saltati al suo interno i valori fondanti che nel passato l'hanno resa forte. La funzione della famiglia, cioè garantire un sentimento di appartenenza e d'identità, non è più assicurata perché entrano in ballo nuove e spesso complesse dinamiche relazionali.

L 'Assessore alla Solidarietà Sociale e alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito, ha definito il corso una sfida vinta e un'apertura verso la comunità della nostra cittadina, grazie all'impegno profuso da uno studioso eccelso quale è Don Benedetto Fiorentino. La proposta del Professor Bellino, di un centro d'ascolto genitoriale, secondo l'Assessore è non solo da appoggiare, ma è anche fattibile, grazie a fondi che potranno essere sbloccati entro febbraio 2016. L'interazione con le parrocchie, inoltre, è a suo avviso un momento di crescita che va incentivato.

Il Sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, ha espresso le sue convinzioni sulla famiglia, da lui ritenuta punto cardine di un sistema; un porto sicuro che accoglie, aiuta, sostiene, comprende e pone in evidenza la tradizione tutta italiana che nella famiglia crede fermamente a differenza di molte altre nazioni. Depalma ha puntato sull'importanza dell'ascolto reciproco in famiglia, esigenza già emersa durante l'arco del corso formativo, valido anche come formazione obbligatoria per i giornalisti.

È toccato alla dott.ssa Patty Calzolaio, Presidente Nazionale AIPHI (Associazione Italiana Philosophoi), concludere l'incontro, evidenziando la positività di corsi formativi come questo, vissuti insieme, nell'ottica di una rispettosa e responsabile dimensione relazionale.

L'appuntamento, si spera, è al prossimo anno.