Ars Vincit Omnia
La didattica museale
L'arte per i più piccoli
domenica 10 aprile 2016
La didattica museale opera in un vastissimo raggio d'azione ed è davvero complicato parlarne brevemente, perciò la cosa migliore è differenziarla secondo due aspetti: il sistema educativo sviluppato all'interno dei musei (trattato qui) e le attività didattiche promosse da scuole e associazioni (prossimo appuntamento).
Lo scopo comune è diffondere la conoscenza della cultura e dell'arte. Questo campo interessa persone di tutte le età e livello di istruzione, ma in questa sede mi concentrerò in particolare sulla didattica per i più piccoli.
Uno dei miei slogan preferiti è "imparare divertendosi". I bambini infatti hanno un approccio diverso nei confronti dell'arte rispetto al nostro, che è più metodologico. L'infanzia è madre della creatività, ed è per questo che bisogna sfruttare questo aspetto fondamentale, che di certo non annoia e porta il bambino a divertirsi e ad apprendere in maniera più naturale anche le nozioni più difficili.
Come agiscono i musei in questo frangente? Non ci si può aspettare che un bambino di 6 anni abbia lo stesso interesse e attenzione di un adulto, ragion per cui è importante apportare modifiche ai percorsi didattici generici, inserendo elementi di novità e divertenti, un po' di brio insomma.
Le visite guidate ne sono un chiaro esempio. Le normali visite non sono adatte ai bambini, in quanto possono risultare noiose e decisamente troppo lunghe. Dev'esserci quindi qualcosa in più o, in questo caso, in meno. Infatti visite brevi o tematiche sono ideali per l'apprendimento in tenera età. Tartassare bambini di scuola elementare con nozioni "inutili" sarebbe controproducente; finirebbero per confondersi ulteriormente. Creare invece un'atmosfera rilassata e simpatica, nella quale vengono poste domande finalizzate alla comprensione e all'analisi di un quadro, suscita curiosità. E' un'interazione con l'arte stessa.
Sempre per quanto riguarda le visite guidate, un'esperienza molto carina e divertente può esser fatta tramite le "visite in costume": le guide accompagnano i ragazzi indossando abiti d'epoca, recitando quindi una parte.
Un'altra attività proposta dai musei a favore di bambini e ragazzi (organizzati per le scuole e non) sono i laboratori didattici. Le varianti sono immense, i laboratori sono una buona idea per tutte le fasce di età, già a partire dalla scuola elementare. Infatti i bambini sono curiosi, vogliono scoprire il mondo, e si entusiasmano facilmente anche solo mostrandogli un foglio e dei colori. Quindi, stimolando la loro curiosità e fantasia attraverso attività pratiche, toccando con mano le varie tematiche che la storia dell'arte propone, non solo si divertiranno, ma impareranno qualcosa senza avere costantemente la testa sui libri. L'arte va studiata, certo, ma va soprattutto osservata.
Per questo di solito viene creata una combinazione tra lezione in classe, seguita da visita guidata e laboratorio didattico.
Dopotutto, non c'è una buona teoria senza una buona pratica.
Tutti i maggiori musei e istituzioni del nostro Paese propongono attività didattiche, perciò senza dilungarsi sulle maggiori città, sarebbe più opportuno focalizzarsi su alcuni esempi nel territorio pugliese.
Innanzitutto abbiamo il Museo Archeologico di Taranto (fresco di nuovo allestimento) che periodicamente effettua delle visite guidate per ragazzi su temi riguardanti l'archeologia, seguite da laboratori didattici.
Trasferendoci nella nostra provincia, La Pinacoteca "Corrado Giaquinto" di Bari organizza con le scuole itinerari e visite guidate tematiche. Il sito internet contiene inoltre alcuni video per bambini che introducono e spiegano alcune delle più famose tecniche artistiche.
Infine il progetto didattico del Museo Diocesano di Molfetta, a cura di una bellissima realtà giovanile quale la Cooperativa FeArt che lo gestisce, è molto vasto, organizzato in vari temi: archeologico, artistico, scultoreo, librario, ecologico. Ogni progetto comprende lezioni in classe, visite guidate e laboratori. Per le scuole superiori sono inoltre organizzati degli itinerari, sul tema dell'arte nel medioevo, sui pittori pugliesi etc… tramite lezioni in classe e visite guidate nei centri e chiese regionali più importanti.
Mi sono soffermata sui servizi forniti ai più giovani, ma bisogna considerare che la didattica museale non si ferma qui. Sempre più spesso troviamo attività dedicate agli anziani, o persone con deficit cognitivi. Anche i laboratori o seminari per studenti universitari o semplicemente per appassionati sono all'ordine del giorno.
Organizzare attività per più piccoli a mio avviso è complicato perché, come già detto, bisogna considerare numerosi fattori che vanno oltre l'esposizione di un concetto. La serietà lasciamola ai più grandicelli.
In età scolare infatti, la storia dell'arte non deve essere vista come qualcosa di obbligato o superfluo. Anzi, può creare nuovi spunti, nuove idee e nuove passioni per i bambini che hanno la possibilità di imparare e conoscere tutta la bellezza che li circonda.
L'attività didattica museale, accompagnata dalle attività scolastiche, servono proprio a questo. Dopotutto, chi ha detto che studiare debba per forza essere noioso?
Lo scopo comune è diffondere la conoscenza della cultura e dell'arte. Questo campo interessa persone di tutte le età e livello di istruzione, ma in questa sede mi concentrerò in particolare sulla didattica per i più piccoli.
Uno dei miei slogan preferiti è "imparare divertendosi". I bambini infatti hanno un approccio diverso nei confronti dell'arte rispetto al nostro, che è più metodologico. L'infanzia è madre della creatività, ed è per questo che bisogna sfruttare questo aspetto fondamentale, che di certo non annoia e porta il bambino a divertirsi e ad apprendere in maniera più naturale anche le nozioni più difficili.
Come agiscono i musei in questo frangente? Non ci si può aspettare che un bambino di 6 anni abbia lo stesso interesse e attenzione di un adulto, ragion per cui è importante apportare modifiche ai percorsi didattici generici, inserendo elementi di novità e divertenti, un po' di brio insomma.
Le visite guidate ne sono un chiaro esempio. Le normali visite non sono adatte ai bambini, in quanto possono risultare noiose e decisamente troppo lunghe. Dev'esserci quindi qualcosa in più o, in questo caso, in meno. Infatti visite brevi o tematiche sono ideali per l'apprendimento in tenera età. Tartassare bambini di scuola elementare con nozioni "inutili" sarebbe controproducente; finirebbero per confondersi ulteriormente. Creare invece un'atmosfera rilassata e simpatica, nella quale vengono poste domande finalizzate alla comprensione e all'analisi di un quadro, suscita curiosità. E' un'interazione con l'arte stessa.
Sempre per quanto riguarda le visite guidate, un'esperienza molto carina e divertente può esser fatta tramite le "visite in costume": le guide accompagnano i ragazzi indossando abiti d'epoca, recitando quindi una parte.
Un'altra attività proposta dai musei a favore di bambini e ragazzi (organizzati per le scuole e non) sono i laboratori didattici. Le varianti sono immense, i laboratori sono una buona idea per tutte le fasce di età, già a partire dalla scuola elementare. Infatti i bambini sono curiosi, vogliono scoprire il mondo, e si entusiasmano facilmente anche solo mostrandogli un foglio e dei colori. Quindi, stimolando la loro curiosità e fantasia attraverso attività pratiche, toccando con mano le varie tematiche che la storia dell'arte propone, non solo si divertiranno, ma impareranno qualcosa senza avere costantemente la testa sui libri. L'arte va studiata, certo, ma va soprattutto osservata.
Per questo di solito viene creata una combinazione tra lezione in classe, seguita da visita guidata e laboratorio didattico.
Dopotutto, non c'è una buona teoria senza una buona pratica.
Tutti i maggiori musei e istituzioni del nostro Paese propongono attività didattiche, perciò senza dilungarsi sulle maggiori città, sarebbe più opportuno focalizzarsi su alcuni esempi nel territorio pugliese.
Innanzitutto abbiamo il Museo Archeologico di Taranto (fresco di nuovo allestimento) che periodicamente effettua delle visite guidate per ragazzi su temi riguardanti l'archeologia, seguite da laboratori didattici.
Trasferendoci nella nostra provincia, La Pinacoteca "Corrado Giaquinto" di Bari organizza con le scuole itinerari e visite guidate tematiche. Il sito internet contiene inoltre alcuni video per bambini che introducono e spiegano alcune delle più famose tecniche artistiche.
Infine il progetto didattico del Museo Diocesano di Molfetta, a cura di una bellissima realtà giovanile quale la Cooperativa FeArt che lo gestisce, è molto vasto, organizzato in vari temi: archeologico, artistico, scultoreo, librario, ecologico. Ogni progetto comprende lezioni in classe, visite guidate e laboratori. Per le scuole superiori sono inoltre organizzati degli itinerari, sul tema dell'arte nel medioevo, sui pittori pugliesi etc… tramite lezioni in classe e visite guidate nei centri e chiese regionali più importanti.
Mi sono soffermata sui servizi forniti ai più giovani, ma bisogna considerare che la didattica museale non si ferma qui. Sempre più spesso troviamo attività dedicate agli anziani, o persone con deficit cognitivi. Anche i laboratori o seminari per studenti universitari o semplicemente per appassionati sono all'ordine del giorno.
Organizzare attività per più piccoli a mio avviso è complicato perché, come già detto, bisogna considerare numerosi fattori che vanno oltre l'esposizione di un concetto. La serietà lasciamola ai più grandicelli.
In età scolare infatti, la storia dell'arte non deve essere vista come qualcosa di obbligato o superfluo. Anzi, può creare nuovi spunti, nuove idee e nuove passioni per i bambini che hanno la possibilità di imparare e conoscere tutta la bellezza che li circonda.
L'attività didattica museale, accompagnata dalle attività scolastiche, servono proprio a questo. Dopotutto, chi ha detto che studiare debba per forza essere noioso?