Daniele de Gennaro e la sua coalizione in piazza
Daniele de Gennaro e la sua coalizione in piazza
Politica

Daniele de Gennaro e le promesse non mantenute da Depalma

Ieri sera nuovo comizio per mettere a nudo le incongruenza dell'Amministrazione e ribadire il "no" ad ogni alleanza in caso di ballottaggio

Non si è fatto pregare Daniele de Gennaro e nel penultimo comizio di piazza a sua disposizione ha attaccato Tommaso Depalma.

Due i fronti della polemica a distanza col suo antagonista: il primo legato alla coalizione del Sindaco uscente, definita piena di "dinosauri" provenienti da schieramenti che nel 2012 non lo appoggiavano, l'altro che invece riguarda quella che de Gennaro sostiene essere stata la macchina della propaganda di Depalma, incapace di ammettere quando fallisce.

Così un video in apertura del comizio ha svelato le nuove alleanze a dispetto delle vecchie idee depalmiane ed ha raccontato tre grandi nei dell'Amministrazione cittadina. In primis la ciclovia per Santo Spirito, che per la coalizione di de Gennaro è sin qui costata un milione di euro e non solo è incompleta, ma è finita sulla cronache nazionali per un servizio di Striscia la Notizia.

Daniele de Gennaro l'ha definita «la Salerno-Reggio Calabria delle ciclovie», esempio di scelte amministrative discutibili e perfino «non legali».

Poi c'è la questione legata al campo sportivo "De Pergola", il cui restyling costato oltre 50.000 euro è apparso a tutti insufficiente a renderlo una struttura appena accettabile. Ed infine via Marina, le cui balaustre sono transennate da un paio d'anni e su cui è intervenuto il TAR della Puglia, ma su cui non si vedono ancora partire lavori, dopo l'annullamento di una precedente gara.

Poi de Gennaro, dal palco di piazza Vittorio Emanuele II, ha affondato il colpo sulla discarica di San Pietro Pago, in particolare sull'ordinanza del novembre 2014 firmata da Depalma (non vi era alcun obbligo, ne è convinto l'avvocato, ndr) che avrebbe spianato la strada al sopralzo dei primi tre lotti, fermata, secondo de Gennaro, «dalla gente di Giovinazzo» scesa in strada per protestare. Ad oggi il Comune aspetta risposte concrete da Daneco per la fase della post-gestione (che dovrebbe servire al monitoraggio del sito per 30 anni) ed intanto «si accontenta» del milione e mezzo di ristoro ambientale che in realtà «non arriverà mai» dalla Regione Puglia. Ce ne vorrebbero 26 per la messa totale in sicurezza di San Pietro Pago.

De Gennaro ha sottolineato le inadempienze di Daneco e l'errato atteggiamento dell'Amministrazione Depalma nei confronti della società che ha gestito la discarica. «Se i danni non sono stati chiesti nel corso dell'arbitrato per via di una clausola compromissoria - ha detto de Gennaro - non lo si potrà più fare successivamente». Un errore strategico non di poco conto, quindi, che secondo l'avvocato rischia di agevolare ancora una volta una società ritenuta non trasparente nel suo operato.

Un altro passaggio importante è stato quello sul rapporto tra l'Amministrazione comunale e l'azienda che gestisce il ciclo dei rifiuti nel porta a porta. Un rapporto che non piace a de Gennaro che ha anche evidenziato come Giovinazzo sia «l'unico Comune che ha consentito alla società Del Fiume di subappaltare il servizio di distribuzione dei mastelli ad altra azienda, senza gara pubblica».

Daniele de Gennaro vorrebbe vederci chiaro anche nell'affidamento per 6.000 euro al mese (prima se ne pagavano 2.000) alla stessa azienda che si occupa di igiene pubblica anche della manutenzione del verde. «Sembra poco - ha tuonato -, ma se vi dicessi che si tratta del 300% in più cosa pensereste?».

Infine, passaggio importante sulla possibilità di modificare il Piano Regolatore Generale vigente. Per de Gennaro, che ha sottolineato come il suo programma abbia fatto da apripista per l'apertura altrui sul tema, la strada da percorrere è quella di un bando regionale dell'importo di 110 milioni di euro, utilissimo, a detta dell'avvocato, a finanziare le opere che andrebbero a realizzarsi con un nuovo PRG, con finanziamenti da 2 a 6 milioni.

«Ma il Comune di Giovinazzo quei soldi - ha rimarcato - non se li andrà mai a prendere perché non ha presentato il Documento di rigenerazione urbana» propedeutico all'ottenimento del finanziamento stesso.

Poi un invito alla città: «Questo Sindaco non merita di essere rieletto perché ha deluso le aspettative di cambiamento che ha subdolamente incarnato nel 2012 e perché ha lacerato il tessuto sociale giovinazzese».

E per chiudere l'ultima, ma importantissima precisazione: «In caso di ballottaggio noi non faremo alleanze con nessuno dei nostri avversari - ha detto de Gennaro - perché noi non ci alleiamo con le oligarchie e le segreterie dei partiti. Noi chiederemo il voto a tutti quelli che hanno votato in passato Galizia, Natalicchio e Depalma. Ci interessano queste persone - ha concluso -, non le segreterie, sia chiaro».
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