La Bruno Soccer School scende in campo per la beneficenza

Una giornata per raccogliere fondi e aiutare i bambini ricoverati all'oncoematologia pediatrica del Policlinico di Bari

venerdì 22 marzo 2024 13.56
A cura di Nicola Miccione
Una mattinata all'insegna della beneficenza, ma anche dell'allegria, quella organizzata dalla Bruno Soccer School. In una giornata primaverile, quella di sabato 16 marzo, oltre 100 bambini provenienti da Puglia e Basilicata si sono armoniosamente sfidati in campo, sul prato del De Pergola, divertendosi con i loro coetanei.

All'evento sportivo hanno partecipato cinque società pugliesi e lucane (oltre al club giovinazzese pure l'Olimpiadi Bisceglie, il Balsignano Soccer School, il Futsal Ruvo e l'Invicta Matera) che hanno collaborato alla raccolta fondi per l'unità operativa di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Bari. Il contributo raccolto è stato infatti interamente devoluto alla associazione Apleti Ets, un'ente di terzo settore della Puglia creato dalla volontà dei genitori di lottare contro le emopatie.

La Bruno Soccer School scende in campo per la beneficenza
La Bruno Soccer School scende in campo per la beneficenza
La Bruno Soccer School scende in campo per la beneficenza
La Bruno Soccer School scende in campo per la beneficenza
La Bruno Soccer School scende in campo per la beneficenza
La Bruno Soccer School scende in campo per la beneficenza

Il responsabile del sodalizio giovinazzese, l'ex calciatore Giovanni Bruno, che tra i professionisti, con la maglia del Frosinone, ha conquistato la serie B attraverso i play-off, ci ha tenuto a ringraziare pubblicamente «tutte le società e le famiglie partecipanti che hanno sposato quest'iniziativa in favore dei bambini» ricoverati nel reparto pediatrico barese. A supportare le attività c'è anche l'associazione Apleti Ets che si impegna nel dare ai bambini una quotidianità fatta a loro misura.

«Un grazie particolare ai medici Rosmara Mesto, Francesca Poli e alla volontaria Sara Vulpo», ha detto il tecnico. E per citare una frase delle dottoresse, «grazie a Giovanni Bruno perché ha dato la possibilità di "giocare" a tanti bambini che non erano presenti in campo». Un gesto di vicinanza a chi è ricoverato in ospedale.