Giovinazzo, Savoni è pronto al debutto: «Niente proclami»

«Abbiamo creato un buon organico», ha detto il tecnico. A Monte Sant'Angelo out il solo Leonetti

sabato 12 settembre 2015 03.00
A cura di Nicola Miccione
«Non voglio fare proclami. Abbiamo creato un buon organico che, penso, darà molte soddisfazioni. Di certo puntiamo alla parte sinistra della classifica». Parola di Amedeo Savoni, alla vigilia del debutto in Promozione.

Il tecnico di Bitonto ha già le idee molto chiare per il match inaugurale del torneo sul campo del Monte Sant'Angelo (fischio d'inizio alle ore 15.30). «La prima è sempre un'emozione - ha detto -. Certo, partire dall'inizio della stagione e soprattutto con una squadra creata a mia immagine e somiglianza non può che far aumentare l'adrenalina in vista del calcio d'inizio».

«Conosco bene questi ragazzi - ha continuato -. È un bel gruppo, sono molto soddisfatto del lavoro svolto in queste settimane di preparazione atletica. Il modulo di gioco? Per ora prediligo il 4-2-3-1», anche se l'allenatore biancoverde, per la prima in campionato, dovrà fare i conti con due assenze che lo costringeranno a rivoluzionare il fronte offensivo.

Leonetti è indisponibile, mentre Novembrino non ha raggiunto l'accordo col club di Corrado Azzollini: «Ho deciso di non firmare perché per me non c'erano i presupposti - ha spiegato a GiovinazzoViva.it -. Un insieme di impegni, compreso il mio lavoro, hanno fatto sì che non firmassi». E così per provare a far punti sul Gargano, Savoni sembra voler scommettere su Colella unico terminale offensivo.

Il tecnico è comunque sereno: «Il Monte Sant'Angelo, per tradizione, ha sempre avuto squadre competitive e battagliere. E anche quest'anno - ha proseguito - non si smentirà. Ha creato un mix di calciatori locali che, supportati da un pubblico caloroso, vorranno ben figurare in questo torneo. Affrontarli alla prima giornata e, soprattutto nella loro tana, è molto temibile».

E nonostante sia l'esordio, Savoni vuole solo un risultato: «Non firmerei mai per un pareggio esterno. Non è nella mia filosofia accontentarmi, e neanche della squadra. Giocheremo rispettando tutti gli avversari, ma senza timori reverenziali per nessuno».