Trivellazioni in Adriatico, una proposta di SEL

Il Comitato "No Petrolio" chiede l'aiuto dei Consiglieri comunali

venerdì 10 luglio 2015 02.55
A cura di Gianluca Battista
Dare un segnale forte al Governo guidato da Matteo Renzi contro le concessioni per la ricerca di idrocarburi, tramite la tecnica nociva dell'air gun, in buona parte dell'Adriatico meridionale, da Polignano a Mare fino al Salento.

Lo chiede la locale sezione di Sinistra Ecologia e Libertà che, insieme a Noi a Sinistra per la Puglia, è entrata a far parte del comitato regionale pugliese "No Petrolio" che combatte con decisione queste politiche. L'idea è quella di chiedere ai Consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, senza distinzione di colori, di intraprendere una discussione che porti Michele Emiliano, neo Governatore pugliese, a ricorrere nelle sedi opportune contro la decisione del Governo centrale.

«Sarebbe un segnale politico e democratico molto forte - ricordano i vendoliani in una nota - se tutti i Comuni pugliesi si opponessero alla scelta scellerata del petrolio. Sarebbe un segnale importante di unità delle istituzioni, che potrebbero rivendicare con forza l'autonomia della scelta del modello di sviluppo da intraprendere, visto che la Puglia, ormai da anni, ha deciso di puntare sulle energie rinnovabili e si è messa sulla strada della compatibilità ambientale dei sistemi produttivi».

Poi la sezione giovinazzese si rivolge ai componenti della massima assise cittadina e chiede in maniera diretta: «Cari Consiglieri comunali di Giovinazzo - scrivono -, che siate di maggioranza o di opposizione, se avete a cuore il problema e volete dare un segnale forte contro il Governo di Matteo Renzi e contro la scelta antistorica del petrolio, SEL e Noi a Sinistra per la Puglia sono a disposizione per fornirvi l'ordine del giorno, così come redatto dal comitato regionale "No Petrolio"».

Una discussione così importante dovrebbe approdare nell'Assemblea consiliare, indipendentemente dalle singole posizioni dei rappresentanti eletti e dal fatto che momentaneamente i nostri mari non ne siano toccati direttamente. Ci sembra opportuno poiché Giovinazzo è tra quelle cittadine che, con fatica, cerca di fare del turismo la sua nuova e primaria vocazione.

E l'ombra di altre concessioni, anche nel mare a nord del capoluogo (vi sarebbero una decina di richieste in itinere, ndr), aleggia su tutta questa parte di costa pugliese, rappresentando, in caso di concretizzazione, un possibile danno d'immagine importante. Discuterne in via preventiva, dunque, potrebbe aiutare ad avere una posizione comune forte, oltre ad approvare un ordine del giorno che spinga Michele Emiliano a far sentire a Roma la voce di migliaia di pugliesi.