SEL attacca De Matteo

Per la Segreteria cittadina: «Si affidi l'IVE alle cure dei giovinazzesi»

lunedì 22 febbraio 2016 23.39
A cura di Gianluca Battista
La nomina di Nicola De Matteo, Delegato metropolitano all'Istituto Vittorio Emanuele II, a Vicesindaco di Triggiano continua a far discutere in paese. A Giovinazzo qualcuno non l'ha presa molto bene.

Secondo la Segreteria cittadina di Sinistra Ecologia e Libertà, ad esempio, «era lecito aspettarsi che la nuova gestione dell'I.V.E., un immenso patrimonio architettonico e storico per Giovinazzo, si fondasse su quei principi di trasparenza e concertazione che dovrebbero essere alla base dell'amministrazione della cosa pubblica, e che quindi De Matteo:
-convocasse un tavolo di concertazione progettuale tre le realtà professionali, produttive, culturali, sociali, sportive e associative del territorio e l'Amministrazione Comunale con cui concordare la "vocazione" dell'immobile;
-attivasse congiuntamente tutte le procedure per il reperimento delle risorse necessarie alla ristrutturazione e messa in sicurezza almeno parziale dello stesso».


Secondo SEL «Nicola De Matteo non ha fatto nulla di tutto ciò. Invece - insistono -, con l'avvallo dell'Amministrazione Depalma che ha patrocinato l'iniziativa, si è premurato da ottobre 2015 a gennaio 2016 di riempire i locali ancora agibili dell' I.V.E (sala Marano e spazi attigui) con Experimenta, una rassegna di eventi culturali organizzata dall'Associazione dell'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, il cui Presidente, ovviamente, è proprio De Matteo. Per l'ennesima volta - scrive la Segreteria guidata da Nando Depalo - dunque assistiamo ad un conflitto d'interessi in cui un bene comune, un asset dell'intera città, diviene il privilegio di pochi».

Sinistra Ecologia e Libertà insiste infine sulla necessità di restituire ad una conduzione giovinazzese quell'immobile: «L'I.V.E. - attaccano - è un patrimonio del paese, della sua intera comunità e che venga sequestrato per le mire personali di questo o quello e usato come torre per tenere sotto scacco la politica territoriale, è inaccettabile. Ci venga restituito. Lo si affidi alle cure dei giovinazzesi che davvero tengono alla loro storia e al futuro del paese. Si apra dunque - è l'invito conclusivo - un serio tavolo di concertazione riguardo il suo futuro a cui si inviti la cittadinanza intera e le parti tutte e si ridoni ad un così importante pezzo di Giovinazzo la dignità che merita».

La speranza, da operatori dell'informazione, è che si giunga ad un vero tavolo di confronto, come abbiamo sollecitato da queste pagine solo qualche giorno fa.

Ricordiamo tuttavia e per essere i più oggettivi possibile che, per diverso tempo, quella struttura è stata mal gestita ed ognuno si è sentito padrone di fare ciò che voleva e la gestione di De Matteo ne ha rilanciato innegabilmente l'immagine (pensiamo alla Notte Bianca della Poesia) ben oltre i confini cittadini, occupandosi anche di risistemare zone che, come da noi stessi documentato fotograficamente quando scrivevamo per altre testate, erano state completamente devastate.

Crediamo tuttavia che la richiesta di SEL possa essere utile ad un confronto e debba essere seriamente presa in considerazione, visto che sulla questione era intervenuta anche Area Popolare, sebbene con modalità differenti. Ma l'equazione gestione giovinazzese uguale efficienza potrebbe, lo scriviamo sommessamente, non essere sempre vera. Come spesso accade, sono le persone a fare la differenza.

Al Delegato De Matteo, infine, la possibilità di replicare se lo riterrà opportuno.