Scuola, per i sindacati sarà difficile il rientro al 100% in presenza

Perplessità di diverse sigle sulla ripartenza in aula da settembre

venerdì 7 maggio 2021
L'anno scolastico 2020-2021 si concluderà in presenza dal 70 al 100% (decisione che spetta ai singoli istituti), se la Puglia dovesse restare sempre in zona arancione, con la possibilità per le famiglie di poter scegliere la didattica a distanza. Ora l'attenzione si è spostata sull'obiettivo di far rientrare tutti gli studenti in classe nel mese di settembre: nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali hanno evidenziato alcune importanti problematiche, che non consentirebbero di raggiungere questo risultato.

«Dopo un anno e mezzo di emergenza sanitaria i tanti errori di valutazione, di programmazione e di gestione non hanno insegnato nulla alla politica. Dalle informazioni ricevute dai territori, ci risulta che si stiano autorizzando numerose classi, con punte di 30 alunni. A questo si aggiunge che per il prossimo anno scolastico non vi è alcuna conferma dell'organico aggiuntivo, che comunque non può rappresentare la risposta alle nostre richieste di incremento dell'organico di diritto, pur essendo necessario in questa fase di pandemia, per garantire condizioni di maggior sicurezza. Al contrario, sono stati tagliati 100 posti di collaboratori scolastici a causa della trasformazione full time dei contratti dei lavoratori ex Lsu», hanno denunciato Flc Cgil, Uil Scuola Rua, Cisl Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams.

«Sarà estremamente complicato puntare a un rientro al 100%. Al netto della mancanza di un piano dei trasporti adeguato e dedicato, di un piano immediato di ammodernamento degli edifici scolastici e di risorse per sostenere una programmazione di screening periodici della popolazione scolastica, il numero di studenti per classe non permetterà affatto di garantire il distanziamento sociale», hanno concluso.