La festa patronale ha un nuovo presidente

Il Vescovo ha nominato Francesco Pugliese alla guida del comitato per i festeggiamenti della Madonna di Corsignano

sabato 28 febbraio 2015 13.12
A cura di Giuseppe Dalbis
Il primo step della prossima festa patronale è stato compiuto questa mattina. S.E. mons. Luigi Martella, vescovo della Diocesi Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi, dopo aver consultato il clero giovinazzese, ha scelto chi guiderà i festeggiamenti in onore di Maria SS. di Corsignano. È di poco fa la firma del decreto ufficiale che nomina Francesco Pugliese presidente del comitato Feste Patronali.

L'imprenditore 50enne, conosciuto per la sua attività di pasticceria, gelateria e bar, è già presidente dell'Arac, l'associazione che raccoglie i ristoratori, gli albergatori e i commercianti giovinazzesi. «Quello che mi appresto ad affrontare - ha commentato a caldo il successore di Pasquale Arbore - è un impegno del tutto nuovo per me che ho sempre avuto tanto da lavorare in quel periodo. Mi circonderò di giovani preparati cresciuti nelle parrocchie, che smentiscono chi crede che la fede riguardi ormai solo gli adulti e che hanno già tante idee. Quando mi è stato comunicato di essere stato individuato per questo incarico sono rimasto naturalmente sorpreso ma ho accettato perché ho riscontrato una certa disponibilità a garantirmi supporto morale e collaborazione fattiva».

Nell'atto firmato in Curia Vescovile compaiono anche il vice presidente Michele Lobasso, ex priore della Confraternita di Maria SS. di Costantinopoli e conoscitore degli aspetti cultuali e rituali, e il tesoriere Giuseppe Degirolamo che ha già fatto esperienza nel comitato, ha sempre lavorato con i numeri ed è conosciuto in città per la sua passione sportiva nata mezzo secolo fa al fianco di Gianni Massari.

«Massima priorità - ha assicurato Pugliese - sarà data all'aspetto religioso, attorno al quale deve muoversi tutta la festa. Cercheremo di evitare inutili schiamazzi e le manifestazioni collaterali ripetitive che non portano nulla alla città; in un periodo come questo la gente giustamente non capirebbe uno spreco di risorse. Punteremo alla qualità, se possibile alla valorizzazione di talenti locali, per far sì che della festa della Madonna di Corsignano resti qualcosa di buono e non finisca tutto in pochi giorni».