IVE indisponibile per eventi. Attivati i primi interventi

Lo spettacolo di Lo Verso spostato in Villa Comunale per i rilievi dell'Ufficio Tecnico. De Matteo scrive al Comune e si attiva per far perimetrare le zone "a rischio"

giovedì 26 luglio 2018 05.30
A cura di Gianluca Battista
La notizia aveva suscitato qualche perplessità: lo spettacolo teatrale di e con Enrico Lo Verso si terrà domani sera, 27 luglio, in Villa Comunale anziché nell'atrio dell'Istituto Vittorio Emanuele II, così come invece indicato sulla locandina.

Le ragioni sono rintracciabili nei rilievi formali giunti da parte del Servizio Edilizia dell'Ufficio Tecnico Metropolitano, nelle persone del Responsabile, ing. Maurizio Montaldo, e dell'ing. Aldo Lastella. Una porzione del perimetro interno dell'atrio centrale non sarebbe stato a norma per ospitare spettacoli o afflusso di gente, ma con piccoli interventi gli eventi programmati per il futuro potrebbero essere salvati.

E così nella mattinata di martedì 24 luglio, il Delegato all'immobile, Nicola De Matteo, ha formalmente comunicato al Comune di Giovinazzo l'indisponibilità dell'IVE ad ospitare l'evento teatrale di venerdì prossimo, spostato in Villa Comunale.

Il sopralluogo aveva però evidenziato la possibilità di modifica del provvedimento di interdizione con alcuni importanti ed ineludibili accorgimenti presenti nelle prescrizioni rilasciate dai due tecnici. Pertanto nella mattinata di ieri, 25 luglio, il Delegato ha provveduto a far eseguire lavori di perimetrazione e picchettamento delle aree interessate (in foto), al fine di ripristinare lo status di sicurezza minimo per poter riprendere la programmazione nell'IVE. Da qui la nuova disponibilità, comunicata in queste ore al Comune di Giovinazzo, ad ospitare l'evento teatrale, anche se viste le tempistiche il tutto appare assai complicato.

L'Istituto Vittorio Emanuele II, nonostante il lavoro dello stesso De Matteo (che nell'ultimo periodo avrebbe agganciato nuovi contatti con uomini delle istituzioni nazionali) e le richieste avanzate da amministratori, oppositori e da alcune associazioni, resta un luogo affascinante ma su cui la Città Metropolitana di Bari ha solo operato con interventi tampone, non armonizzandoli mai con lo stanziamento di fondi congrui ad un suo totale recupero. Si è detto e scritto ripetutamente e da più parti della controversia con la ASL Bari, che ne occupa ancora una residuale porzione, e della voglia di farlo definitivamente divenire il luogo delle arti, della cultura e della musica, come d'altronde sta già accadendo da quando De Matteo è Delegato. Ora però è tempo di fare un passo in avanti.

Sin dai prossimi mesi la politica, a più livelli (inutile parlarne solo a Giovinazzo), dovrà non solo interrogarsi, ma giungere a risposte definitive e degne della storia dell'ex convento domenicano. Altrimenti il rischio è di tornare ciclicamente a scrivere delle medesime problematiche senza che ciò porti ad alcun risultato tangibile, ad unico nocumento dei giovinazzesi.