Intrecci di letterature e teatro

"Dinastie Bastarde" di Luigi Facchino presentato in Sala San Felice

lunedì 22 febbraio 2016 14.37
A cura di Gabriella Serrone
L'introspezione dei personaggi shakespeariani e l'eco delle vicende fantastiche narrate dallo scrittore e filologo inglese Tolkien, autore del celebre "Il Signore degli Anelli", fuse in un lavoro testuale e teatrale di grande originalità. Ne ha dato un succulento assaggio ieri sera la compagnia "La Torre del Drago", che ha presentato nella sala San Felice il libro di "Dinastie Bastarde", lo spettacolo scritto e diretto da Luigi Facchino, ex insegnante di Lettere, speaker radiofonico, autore teatrale e fondatore del gruppo nato a Bitritto.

Durante l'incontro, fortemente voluto dall'Assessore alla Cultura, Marianna Paladino, preziosa è stata la presenza di Franco Martini, che ha messo in evidenza, con osservazioni pertinenti e domande puntuali, il lavoro approfondito di ideazione della trama e di costruzione dell'impianto narrativo da parte dell'eclettico Facchino. Proprio Martini, infatti, insieme ad Anna Maria Carella, Presidente Regionale della Federazione Italiana Teatro Amatoriale, ha creduto fortemente al valore della pièce, riconosciuto anche dai membri della commissione aggiudicatrice del Premio Regionale "Scena.0", che ha incoronato "La Torre del Drago" vincitrice della scorsa edizione, definendo lo spettacolo «potente, coinvolgente e sfacciato».

Diversi gli aspetti messi in luce nel corso dell'interessante conversazione tra Martini e Facchino. Il ruolo centrale di Shamus, il lacchè di corte, la cui funzione, tutt'altro che marginale, è quella di guidare i personaggi nelle loro scelte rappresentando la voce della loro coscienza; l'opposizione polare tra i protagonisti, a riflettere la dicotomia tra bene e male, luce e buio, alla base dell'opera; l'evoluzione psicologica ed emozionale degli stessi e l'esternazione di dubbi, angosce, timori e debolezze di cui il lacchè è la proiezione esterna.

Ad impreziosire la serata, le performance di brevi stralci dello spettacolo ad opera di quattro dei giovani e talentuosi attori della compagnia. Nicolas De Filippis, Teresa Clemente, Roberta De Benedictis e Francesco Latorre, nei panni rispettivamente del Principe Dalach, della Contessa Carys, della Duchessa Igerna e di Shamus, hanno letteralmente rapito i presenti con la loro ineccepibile interpretazione. Un risultato frutto di un percorso di preparazione psicologica, basata sulla ricerca di ciò che loro stessi hanno definito "memoria affettiva" e di gestione emotiva, che dà vita ad esibizioni sempre diverse, ma tutte di altissimo livello.

«Dopo ogni spettacolo porto con me un'emozione nuova e ricordi legati ad i miei ragazzi - ha affermato Luigi Facchino. Osservo la loro crescita ad ogni esibizione, soffro e gioisco con loro per i loro successi». A dimostrazione del forte affiatamento creatosi nel tempo tra il "maestro" e gli allievi, che costituirà una marcia in più nel raggiungimento di altri importanti traguardi e riconoscimenti.
L'autore dialoga con Franco Martini © Gabriella Serrone
La Torre del Drago dà spettacolo © Gabriella Serrone
La Torre del Drago dà spettacolo © Gabriella Serrone
La Torre del Drago dà spettacolo © Gabriella Serrone