In fiamme l’auto di un avvocato: è la terza volta

L’episodio in via Molino. Vittima un professionista giovinazzese già colpito nel 2013

giovedì 4 dicembre 2014 13.59
Nuova intimidazione, nella notte, ai danni di un avvocato giovinazzese: intorno all'01.20 una mano ignota ha tentato di appiccare un incendio alla Volkswagen Polo dell'uomo parcheggiata in via Molino. Ma stavolta, sebbene si augurasse di non essere nuovamente vittima dei vandali, il professionista era preparato.

L'uomo infatti, affacciandosi subito dalla finestra e vedendo le fiamme, è sceso immediatamente in strada con un estintore e ha domato l'incendio (partito dallo pneumatico anteriore sinistro, dove sono stati ritrovati dei residui di una banalissima tavoletta di Diavolina, il più noto combustibile da barbecue), in attesa dell'intervento dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta. Il pronto intervento del proprietario dell'auto ha permesso di arginare i danni, circoscritti alla sola parte anteriore del mezzo. Anche questa volta, però, come le precedenti, gli autori dell'attentato incendiario sono riusciti a far perdere le proprie tracce.

Sì, perché questa è la terza volta che all'avvocato capita una disavventura del genere: il 2 febbraio 2013, infatti, coincidenza sempre in via Molino e sempre dallo pneumatico anteriore sinistro, prese fuoco la sua Volkswagen Polo, mentre il 10 agosto 2013 (anche in questo caso, sempre dallo pneumatico anteriore sinistro) fu data alle fiamme la sua Citroen parcheggiata in via Dalmazia. Questa notte è accaduto di nuovo. La Volkswagen Polo è risultata parzialmente danneggiata ed è stata portata via di primo mattino dal proprietario, mentre sull'asfalto della via è rimasta una macchia nera.

Sul fatto stanno indagando i Carabinieri della locale Stazione che, per indirizzare le indagini, nelle prossime ore potrebbero acquisire i nastri registrati dalla telecamera installata all'esterno dell'agenzia di giochi e scommesse Intralot, ubicata proprio in via Molino. Un particolare notato anche da chi è entrato in azione: chi lo ha fatto sapeva della video sorveglianza e ha coperto l'obiettivo della telecamera con un lenzuolo, poi rinvenuto dagli inquirenti sul marciapiede. I militari, intanto, hanno già intensificato controlli e verifiche, anche perché vogliono mandare un messaggio chiaro a tutela della legalità del territorio giovinazzese. L'obiettivo è quello di stabilire se il rogo è collegato all'attività professionale dell'uomo. Certo, gli episodi precedenti adesso possono essere interpretati come un campanello d'allarme.

Saranno i Carabinieri della locale Stazione a cercare di capire cosa c'è dietro e, soprattutto, a cercare di individuare l'attentatore. L'incendio dell'auto (la terza) sotto la propria abitazione è un episodio molto grave che, giustamente, preoccupa non poco.