Il rosa del domani

Oggi si sarebbe dovuta svolgere la tappa del Giro d'Italia Giovinazzo-Vieste. Ma l'appuntamento è solo rimandato, col ciclismo e con la vita

domenica 17 maggio 2020
A cura di Gianluca Battista
Non ci sono gli stand in piazza Vittorio Emanuele II. Non ci sono corridori e squadre nei nostri alberghi e i nostri ristoranti e bar stanno riaprendo le loro porte per preparare un nuovo inizio. Duro, lento, faticoso ed incerto nuovo inizio.

Non c'è la carovana rosa del Giro d'Italia per le nostre strade. Niente lavoro per tante nostre attività commerciali. L'attesa per una domenica di vera festa, che portasse visibilità a Giovinazzo e danaro nelle tasche dei nostri operatori economici, è stata spazzata via da un virus subdolo.
Niente bimbi con le bandierine, genitori e nonni sorridenti, niente biciclette e corridori coloratissimi, niente polemiche tra oppositori e Depalma sull'utilità di una giornata così (anche quello ci faceva sentire vivi perché apparteneva ad una dialettica intrinseca in una comunità che vuol crescere).

Ma rispetto a qualche tempo fa, la tristezza di ciò che poteva essere bello lascia oggi spazio alla proiezione per un futuro che non sembra più remoto ed anzi, si fa prossimo.

La metafora del rosa, del dolce e tenue rosa del ciclismo che accarezza ed ammalia per poche ore tante città italiane, è quella di una vita che riprende. Non in maggio ma in ottobre, nuovi contagi permettendo. È questo l'appuntamento che Giovinazzo ed il Giro si sono dati anche se una data certa non c'è ancora.

E la speranza è che le nostre attività ricettive, il tessuto commerciale tutto, come accaduto nel 2014, ne tragga giovamento, trovi in questo grande evento linfa per le proprie casse e le proprie prospettive. Non in questa calda primavera, ma in autunno. Questo dev'essere obiettivo primario.

Orologio della vita spostato in avanti, dunque, ma ora con qualche speranza in più. Speranza che in estate il grido di dolore attuale possa trasformarsi in un ritrovato senso comunitario che permetta a tutti di stare meglio economicamente; speranza che la gioia si rimpossessi di noi e che si possa tornare a far festa insieme, unendo, come capita quando il Giro d'Italia bacia alcune località, sport e promozione turistica con quel che ne consegue sul piano pratico.

La corsa rosa ripartirà in ottobre: l'auspicio è che Giovinazzo e la sua gente si facciano trovare pronti, compatti, sulla linea del via. C'è una dura gara da affrontare nei mesi a venire e nessuno dovrà restare indietro.