Il Libro Rosso di Molfetta è anche digitale

Presentati i risultati del lavoro della cooperativa giovinazzese LiberBook

sabato 11 ottobre 2014 9.17
Il Libro Rosso di Molfetta è stato digitalizzato. Per la verità la notizia risale a qualche mese fa, ma l'ufficialità è arrivata nelle ultime settimane, quando la cooperativa editoriale LiberBook, con sede a Giovinazzo, ha iniziato a pubblicizzare la sua innovativa attività.

Nell'ambito della conferenza "Esperienze Digitali", tenutasi ieri sera presso la sala conferenze del Museo Diocesano ed organizzata dalla cooperativa FeArt, è stato il presidente Michele Sollecito ad illustrarne il percorso di digitalizzazione. Il testo cinquecentesco, proveniente dalla Biblioteca del Seminario Diocesano, è stato dapprima scannerizzato con un Atiz Book Drive Pro, un macchinario di importazione dagli Stati Uniti, capace di creare immagini ad altissima definizione. Il prezioso manoscritto, il primo che racconta le vicende della città adriatica, è stato poi postprodotto dai soci di LiberBook, che hanno lavorato le immagini fino poi a trasformarle in un unico documento pdf, fruibile attraverso la piattaforma informatica della cooperativa. Lo scopo è quello di una conservazione del prezioso documento anche in formato digitale, a beneficio di studiosi, ricercatori, professori e studenti. Insieme al Libro Rosso, LiberBook ha digitalizzato diversi testi di pregio, primo fra tutti quello sulla vita di San Corrado. La start-up giovinazzese offre servizi editoriali a tutto tondo, da quelli classici a quelli più innovativi, come la realizzazione di eBook, anche per categorie svantaggiate, come accaduto nel caso della collaborazione con Maniparlanti, che si occupa di utenza non udente. Sei professionalità diverse si sono riunite partorendo una idea innovativa, che punta al prestito digitale ed alla completa fruizione on line di libri non coperti da diritti d'autore.

Un unicum nella nostra regione, come innovativo è stato il virtual tour della mostra su Corrado Giaquinto, grande pittore settecentesco, presentata sempre ieri sera dall'Associazione Ars Vivens, anch'essa come LiberBook vincitrice del bando regionale Principi Attivi 2012. "Corrado Giaquinto, il titolo della mostra, con inediti dalla collezione Piepoli-Spadavecchia" che è visitabile fino al 13 dicembre proprio presso il Museo Diocesano, ma è completamente fruibile in versione virtuale anche sul sito dell'associazione Ars Vivens e su youtube. Idee eccellenti, di menti eccellenti, tutte della nostra terra. Spettatori interessati don Michele Amorosini, padrone di casa e Direttore del Museo Diocesano di Molfetta, l'uomo che ha ad esempio creduto più di tutti nel progetto della cooperativa FeArt, che oggi gestisce quel contenitore culturale, il professor Gaetano Mongelli, curatore della mostra su Giaquinto, Giulio Calvani dello staff Bollenti Spiriti della Regione Puglia e Betta Mongelli, assessore alla cultura molfettese. Proprio quest'ultima ha raccolto la proposta di LiberBook: digitalizzare gratuitamente un altro Libro Rosso, settecentesco, in possesso del Comune di Molfetta, completando definitivamente un lavoro che farebbe gola a tanti studiosi. I prossimi mesi ci diranno se l'idea avrà avuto attuazione.

Tutti gli ospiti, si sono detti conquistati dalla eccezionalità dell'offerta 2.0 in chiave culturale proposta da queste due giovani realtà. Realtà figlie di un territorio che deve ricominciare a non far più andar via le sue menti migliori, iniziando finalmente a comprendere che la cultura può essere pane per i suoi ragazzi.
0002 9
0002 10
liberbook 031
liberbook 033
liberbook 039