Giornate FAI di Primavera, musica protagonista nella Fabbrica Conventuale di San Francesco d’Assisi al Calvario

Focus sul secondo dei due siti aperti nel fine settimana appena trascorso

lunedì 26 marzo 2018 05.30
A cura di Marzia Morva
Nonostante il tempo avverso, le due Giornate FAI di Primavera del 24 e del 25 marzo a Giovinazzo hanno avuto un discreto numero di visitatori. Nella giornata di sabato abbiamo focalizzato l'attenzione sul Casale San Martino, situato nell'agro al confine con i territori di Molfetta, Bitonto e Terlizzi. Oggi puntiamo l'attenzione sulla Fabbrica Conventuale di San Francesco d'Assisi al Calvario con le nostre foto su una serie di momenti della due giorni appena conclusasi.

Questo sito, a cui ha rivolto attenzione il gruppo dei volontari FAI di Giovinazzo, coordinati dal referente del territorio, l'architetto Michele Camporeale, è stato visitabile grazie alla guida degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico e Scientifico "Matteo Spinelli".

I ragazzi, dopo aver seguito nei mesi scorsi la formazione, hanno condotto i gruppi dei visitatori alla scoperta della storia di un luogo composito: il Calvario, la chiesa di San Francesco D'Assisi e il Convento dei Cappuccini in cui ha sede la Scuola comunale di musica intitolata a Filippo Cortese.

Il lavoro di gruppo tra i docenti del Liceo Classico, Cristina Caccavo, Mariangela Bavaro e Gianni Antonio Palumbo, gli Apprendisti Ciceroni ed il gruppo dei volontari FAI ha prodotto un risultato che lascerà ancora una volta traccia nel panorama culturale cittadino.

Il pubblico ha inoltre potuto ammirare opere pittoriche tra gli altri di Giuseppina Pansini e di Filippo Nisio, presenti nel Calvario, oltre all'arte racchiusa in uno scrigno prezioso rappresentato dalla Chiesa di San Francesco d'Assisi, in passato parrocchia Immacolata, ora rettoria.

La ciliegina sulla torta è stata rappresentata dagli spazi musicali coordinati dai maestri Vito Della Valle di Pompei e Luigi Deliso della Scuola comunale di musica "Filippo Cortese", ora sede unica di due associazioni bandistiche, il Città di Giovinazzo e la Giuseppe Verdi, e dell'Associazione Polifonica.

Gli allievi e gli ex allievi, molti diplomati al Conservatorio, hanno letteralmente deliziato gli intenditori e non solo con intermezzi musicali molto interessanti.

Nei due siti FAI si è esibito il Sinafè Guitar Quartet, che già si era fatto apprezzare nel Dolmen di San Silvestro ed in Sal San Felice nei mesi passati. Sinafè è una parola che deriva dal greco e che vuol dire congiunzione, punto di unione tra due diverse scale musicali. Il quartetto è composto da Vito Luca Ressa, Antonio Simone Palmisano, Giorgio Mazza e Davide Minerva.

In scena anche il quartetto Ventus, composto da Gabriele Mastropasqua, Valeria Rucci, Sabina dell'Aquila, Michele Abbaticchio, quattro musicisti che studiano musica classica o jazz e che hanno proposto brani di Gershiwn, Thelonuus Monk, Duke Ellington, da "Un americano a Parigi" a "In a sentimental mood", da "The pink phanter" a "Summertime" fino ad arrivare a "Petit fleur".

In evidenza è stata posta la fusione molto gradevole tra formazione classica e formazione jazzistica di ex allievi di questa associazione, ora proiettati nel mondo professionale della musica.

Nell'ex convento si sono esibiti anche i giovanissimi Valerio Bertinetto, Vincenzo Turturro, Ilaria Russo, Francesco e Carlo Masellis, Giacomo Crismale e Onofrio Lobasso ed ancora Roberta Liuzzi, Emanuela Eplite, Francesca Lasorsa, Enrico e Alberto Tatulli, Pierluigi Pellegrini. La passione per la musica e le frizzanti situazioni live sono state molto apprezzate, perché hanno creato una perfetta fusione tra i pezzi storici eseguiti in un luogo intriso di storia della musica.

Nel pomeriggio di ieri, domenica 25 marzo, la banda del Laboratorio urbano ha concluso in bellezza il programma solo apparentemente di contorno alle visite guidate del FAI.

Sotto la direzione di Anna Quarto si è quindi esibita la Juvenatium Marching Band, composta di quattordici elementi in età compresa tra i dodici ed i trent'anni. Si è trattato di qualcosa di davvero speciale ed originale, espresso in una formazione nata per esibirsi per strada.
Hanno allietato un pomeriggio uggioso e freddo Luisa Piscitelli, Ilaria dell'Aquila, Antonio Carbonara, Nicola Portoghese, Chiara Marzella, Martina Binetti, Nicolas Martinelli, Vincenzo Ignomiriello, Dario Sterlacci, Viviana Parisi, Francesco Domenico Balacco e Pasquale Pisani.


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