Gardensie AISM: Giovinazzo ha risposto "presente!"

Vendute tutte le piante dai volontari presenti in piazza Vittorio Emanuele II e nei pressi della chiesa di San Giuseppe

mercoledì 13 marzo 2019
A cura di Gianluca Battista
Ogni tanto un "grazie" di cuore bisognerà pur dirlo ai magnifici volontari che spendono il loro tempo per associazioni il cui compito principale è sostenere battaglie contro malattie terribili.

Come nel caso di quelli dell'Associazione Italiana lotta alla Sclerosi Multipla (AISM), pochi e buoni, che coadiuvati dai membri dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia e dai ragazzi del Liceo "Matteo Spinelli" domenica scorsa, 10 marzo, hanno venduto tutte le gardenie e le ortensie (da cui "Gardensia") per aiutare la ricerca sulla Sclerosi Multipla. 44 cartoni tutti esauriti. Erano già stati sul sagrato della parrocchia San Giuseppe ed anche in quel caso avevano ricevuto una grande risposta dai giovinazzesi.

Missione compiuta addirittura entro le 12.30 di domenica mattina, con grandissima soddisfazione anche dei vertici provinciali dell'associazione che ormai da alcuni lustri sostiene gli ammalati e i loro familiari. Un figurone di certo per la nostra città, ma soprattutto una mano tesa a chi, anche a Giovinazzo, quotidianamente combatte contro una malattia subdola, che si presenta in varie forme, più o meno aggressive, e contro cui, ad oggi, non vi sono cure risolutive.

La sclerosi multipla, come ricorda il sito nazionale AISM, «è una malattia neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale. Per molti anni è stata considerata una malattia della sostanza bianca del sistema nervoso centrale, tuttavia un numero crescente di studi ha dimostrato anche un coinvolgimento della sostanza grigia». Nel mondo si contano circa 2,5-3 milioni di persone che ne sono affette, con oltre mezzo milione in Europa (si contano quasi 600.000 casi al momento) e ben 118.000 in Italia, molte delle quali donne tra i 16 ed i 44 anni. Origine e cause restano al momento quasi sconosciute e per questo anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Quando vediamo un banchetto in una piazza, pertanto, continuiamo a fermarci come accaduto domenica scorsa a Giovinazzo ed a sostenere una battaglia che solo per ora appare impari, ma che si può portare dalla parte della medicina solo con l'aiuto di tutti.

Di tutti, proprio di tutti. Come il bimbo giovinazzese che ha voluto donare i suoi 20 centesimi, tutto quello che aveva nelle sue tasche, facendo quasi commuovere i volontari.

Quei volontari in foto a cui tutti, gente comune ed istituzioni, devono sempre dire una "grazie" enorme.