“Coronavirus, un Ferragosto di preoccupazione. Abbiate responsabilità!”

Il video appello di Felice Spaccavento fa il giro del web

venerdì 14 agosto 2020 15.42
"Il Coronavirus non è un gioco, è una malattia. La terapia si chiama 'responsabilità'. Soprattutto a Ferragosto. Mi fido di voi, come voi vi fidate di me. Vi voglio bene. Condividete questo appello se la pensate come me". Questo il breve post che accompagna il video-appello pubblicato stamani da Felice Spaccavento sulla sua pagina facebook.

Medico anestesista rianimatore ed esperto in terapia del dolore e cure palliative, Felice Spaccavento è candidato consigliere della lista Puglia Solidale e Verde alle Elezioni Regionali Puglia 2020, a sostegno di Michele Emiliano.

Riportiamo di seguito il testo integrale del video messaggio che, in poche ore, sta facendo il giro del web:
"È un 14 agosto di preoccupazione, i casi Covid in Europa e in Italia aumentano, e aumentano anche in Puglia. Siamo di fronte a un bivio: vivere un nuovo lockdown (diffuso o localizzato che sia) oppure di rispettare le regole. Quali sono queste regole? Distanziamento sociale, evitare il svoraffollamento (questo vale soprattutto per i giovani), indossare la mascherina, lavare le mani.

Ci saranno nuovi casi, ci saranno nuovi infetti, ci saranno nuovi malati, ci saranno nuovi pazienti in terapia intensiva. Ci saranno nuovi morti, perchè c'è gente che morirà. Non solo anziani. Abbiamo la responsabilità, ora, di rimetterci tutti in regola.


Anche io nel periodo successivo al lockdown, quando i casi in Puglia erano zero, ho voluto evadere, abbracciare qualcuno, stringere le mani a qualcuno, accarezzare i miei pazienti. Ora non possiamo farlo più, dobbiamo essere attenti, abbiamo una responsabilità nei confronti dei malati - quelli più deboli che non hanno voce, dei pazienti oncologici, dei leucemici - ma abbiamo una responsabilità forte anche nei confronti dei nostri bambini, che non possono vivere più l'incubo che hanno passato.

Vi prego, abbiate responsabilità e noi ce la faremo.
Voi fate la vostra, noi faremo la nostra".