Comitato Feste Giovinazzo, ieri sera i saluti di Gaetano Dagostino alla presenza del Vescovo

Il presidente: «Esperienza tra le più importanti della mia vita»

domenica 12 dicembre 2021 12.24
A cura di Gianluca Battista
C'era anche Monsignor Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, nell'Auditorium Marano dell'Istituto Vittorio Emanuele II, ad omaggiare un gruppo di lavoro che ha dovuto affrontare il durissimo biennio del Covid.
Ieri sera, 11 dicembre, il Comitato Feste che ha lavorato negli ultimi 4 anni per organizzare i festeggiamenti in onore di Maria SS di Corsignano ha salutato i giovinazzesi. Lo ha fatto con una serata in cui sono stati rivissuti i momenti più belli e più emozionanti di un mandato che la pandemia ha prolungato. Emblematico il titolo: "Vieni, O Madre, in mezzo a noi", a rimarcare la grande fede di uomini e donne che hanno fatto tanto solo per Lei.


LE PAROLE DI GAETANO DAGOSTINO

Ai saluti anche Gaetano Dagostino, apparso visibilmente commosso, che ha raccontato come quella da presidente del pio sodalizio sia stata per lui «Un'esperienza tra le più importanti della mia vita». Dagostino ha ringraziato il prelato per la sua costante disponibilità ed il sindaco Tommaso Depalma, anch'egli presente in sala, per una collaborazione schietta.
Il presidente ormai uscente ha ricordato altresì come «questa squadra di lavoro sia diventata in corso d'opera una famiglia su cui posso contare come persona. Tra di noi sentiamo uno stretto legame - ha sottolineato - e ci dispiace disperderci alla fine di questo mandato».
Dagostino ed il suo Comitato non lasceranno però l'opera di buoni cristiani ed in tanti hanno già deciso di continuare la loro collaborazione con don Andrea Azzollini e la Concattedrale dove ha casa il venerabile quadro di Maria SS di Corsignano.
«Ogni passo che ho fatto da presidente - ha raccontato ancora - me li ha dettati la Madonna».
Incalzato dalle domande di Giangaetano Tortora e Florinda Bavaro, che hanno ben condotto la serata dell'IVE, Dagostino ha chiesto supporto maggiore da parte delle future amministrazioni al Comitato, nonostante l'ottima collaborazione con la Giunta Depalma, e si è permesso un suggerimento davanti al Vescovo: celebrare ogni anno il pontificale in piazza Vittorio Emanuele II. Una eccezione, dunque, che vorrebbe potesse divenire regola, dopo i tanti apprezzamenti ricevuti la scorsa estate.

I SALUTI DI MONS. DOMENICO CORNACCHIA

Monsignor Domenico Cornacchia ha quindi a sua volta ringraziato l'intero staff per l'abnegazione con cui ha svolto il suo impegno ed ha ribadito come tutti i suoi componenti siano nel suo cuore. «Resto estasiato come un bimbo - ha detto il prelato nel corso della serata - nel riscontrare in voi una fede autentica, pura». Cornacchia ha quindi ricordato quanto gli piaccia toccare con mano la grande fede in Maria di tutta la comunità locale. «Auguro - ha rimarcato il Vescovo - al prossimo Comitato Feste Patronali di imparare ogni anno qualcosa da qualcuno per esprimere il meglio, non tanto per fare folklore, ma per far venir fuori questa autentica fede».

LE RIFLESSIONI DEL SINDACO TOMMASO DEPALMA

Depalma è partito nel suo ricordo della Festa del 2020, un anno terribile ed al tempo stesso «indimenticabile di don Andrea che vagava da sola con l'edicola della Madonna in mano e pregava per noi». Il sindaco, gonfiando il petto, ha rimarcato come la sua Giunta abbia elevato il contributo economico alla Festa agostana «a livelli mai visti prima, coprendo anche parti mancanti. Non so se abbiamo fatto bene a farlo in silenzio - ha quindi detto - ma sicuramente lo abbiamo fatto con coscienza».
Il sindaco di Giovinazzo ha anche sottolineato come sia stato fiero di indossare la fascia tricolore il 22 agosto, quando Giovinazzo ha ospitato in piazza il pontificale. L'idea è quella espressa anche da Mons. Cornacchia, di "cattedrale all'aperto" che possa avvicinare molti più fedeli di quelli che possono entrare nella chiesa di piazza Duomo.
Depalma ha quindi ribadito l'importanza della vicinanza, trasmessa proprio dal prelato quasi come comandamento, tra le quattro città della diocesi soprattutto nell'affrontare sfide ardue come l'emergenza sanitaria ancora in corso. Una unità, che avvicina realtà solo apparentemente differenti, definite dal primo cittadino «sorelle».

Nel corso della serata sono stati consegnati da Gaetano Dagostino riconoscimenti allo stesso Mons. Cornacchia, all'assessora alla Cultura Cristina Piscitelli ed al presidente del consiglio comunale, Alfonso Arbore, al coro cittadino, a Giusy Pisani, voce in diretta del pontificale che ha lasciato il segno, a Gino Iride in qualità di vicepresidente ed anima pulsante di questo Comitato, al segretario Michele Bavaro, a Nicola Gagliardi, a Maria Laura Devenuto, ad Anna Fiorentino, a Nicola Martinucci dell'ANMI Giovinazzo, a Saverio Marzella, a Michele Mezzina, a Paolo e Gianfranco Mastrototaro per il papà Nicola della MGE, a Giangaetano Tortora per aver presentato tanti momenti salienti della Festa in questi anni, a Lorenzo Cannato, i cui scatti sono entrati nel cuore dei giovinazzesi, ad Angelo Lasorsa per le riprese video, e a Michele Dambrosio.