Cattura Conte, Depalma e Sollecito si complimentano con le forze dell'ordine

Ieri all'alba l'operazione che ha portato all'arresto del presunto boss in un residence del litorale

lunedì 28 maggio 2018
Una brillante operazione delle forze dell'ordine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari, per infliggere forse un colpo definitivo al clan Conte di Bitonto, catturando Domenico Conte, forse al vertice dell'organizzazione.

Così all'alba di ieri, in un residence sul litorale giovinazzese, è stata completata una complessa indagine, partita con l'omicidio della povera Anna Rosa Tarantino, freddata per sbaglio dai sicari del clan bitontino. Anche i vertici istituzionali cittadini hanno inteso complimentarsi con gli uomini e le donne delle forze dell'ordine che hanno agito sul territorio comunale con la massima discrezione e con notevole rapidità.

«È doveroso porgere i nostri complimenti alle forze dell'ordine - ha detto il Sindaco Tommaso Depalma -. In pochi giorni si è bloccato l'ennesimo tentativo di spaccio sul territorio con sostanze micidiali e si è posto fine alla latitanza del boss Conte. Siamo grati alle nostre divise perché viene svolto un lavoro investigativo eccellente tale da contribuire in modo fattivo alla sicurezza e alla tutela del nostro territorio».

«Ero presente il 2 gennaio scorso alla grande manifestazione di solidarietà verso la città di Bitonto - ha ricordato Michele Sollecito, Vicesindaco e Assessore alla Legalità - profondamente scossa dopo la sparatoria nel centro storico e la morte di Anna Rosa Tarantino, avvenuta lo scorso 30 dicembre. Ricordo le parole profetiche del presidente della nostra Regione, Michele Emiliano, e delle altre autorità intervenute quella sera: "non ho mai visto un boss di mafia avere un lieto fine: finisce o in cella o ammazzato". La risposta dello Stato si è fatta sentire - ha concluso -, quando si agisce e reagisce come Comunità, la mafia non ha scampo».

Soddisfazione è stata espressa via Facebook anche dal Presidente del Consiglio comunale, Alfonso Arbore, che ha inteso così rendere merito anch'egli a chi ha agito in difesa delle due comunità.