Alla "Marconi" di Giovinazzo arriva l’indirizzo musicale. Accolto ricorso della Flc Cgil

Nella scuola secondaria di primo grado di Giovinazzo saranno attivate quattro cattedre: violino, flauto, chitarra e pianoforte

mercoledì 15 settembre 2021
A cura di Nicola Palmiotto
Nella scuola media "Marconi" di Giovinazzo sarà attivato un corso a indirizzo musicale.

È questo quanto ha stabilito il Tribunale amministrativo regionale per la Puglia sede di Bari, con l'ordinanza 839 pubblicata il 13 settembre 2021, a seguito di un ricorso promosso dai genitori degli alunni e sostenuto dalla Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil di Bari. Il Tar ha accolto la domanda cautelare disponendo che l'amministrazione scolastica periferica istituisca un corso a indirizzo musicale per l'anno scolastico 2021-22 nella scuola secondaria di primo grado presso l'Istituto Comprensivo Bavaro-Marconi.

«La scuola - si legge in un comunicato apparso sul sito web della Flc Cgil Bari - aveva seguito correttamente tutte le procedure, raccogliendo le domande delle famiglie degli studenti che chiedevano di frequentare il corso, ma l'amministrazione non aveva dato seguito, non riconoscendo l'attivazione delle quattro cattedre di strumento musicale per il primo anno di corso, in ragione della scarsa disponibilità di organico. La Flc Cgil di Bari, da sempre convinta sostenitrice dell'importanza del contributo formativo per gli studenti della pratica musicale nella scuola dell'obbligo e non, ha sostenuto le famiglie che hanno deciso di ricorrere, ottenendo per i propri figli l'attivazione fin da subito delle quattro cattedre di violino, flauto, chitarra e pianoforte».

La decisione del Tar arricchisce così l'offerta formativa del territorio e costituisce, secondo la Flc Cgil Bari, un notevole contributo all'educazione e all'istruzione che rafforza l'intera filiera della conoscenza, della pratica e della cultura musicale. «Continueremo - conclude l'organizzazione sindacale - a sostenere fattivamente, come in questa circostanza, tutto il movimento per la diffusione della culturale e dell'istruzione musicale in tutti i contesti in cui ce ne sarà bisogno, perché le ragioni di contenimento della spesa non possono essere il motivo che impedisce a bambini e ragazzi di accedere alla pratica musicale nel contesto scolastico, alimentando sperequazioni e diseguaglianze educative che contrastiamo fermamente e che ricadono anche sulle opportunità lavorative di tanti ragazzi diplomati nei nostri conservatori».