27 anni senza don Tonino, oggi la messa in streaming

Mons. Domenico Cornacchia officia la celebrazione eucaristica dalla Basilica della Madonna dei Martiri

lunedì 20 aprile 2020 13.34
A cura di Gabriella Serrone
Sono passati due anni dalla straordinaria mattinata in cui Papa Francesco fece visita alla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi sulle orme di Monsignor Tonino Bello.

Una giornata storica che ha segnato il punto più alto per le quattro comunità cittadine di un percorso iniziato quel 20 aprile 1993. Don Tonino, come lo chiamavano tutti, è il faro a cui i cattolici di Giovinazzo e non solo si ispirano ed oggi sarà ricordato a 27 anni dalla sua morte con una celebrazione in diretta streaming dalla Basilica della Madonna dei Martiri a Molfetta, officiata da S.E. Mons. Domenico Cornacchia. Inizio previsto per le ore 19.00. La messa sarà trasmessa su tutti i canali diocesani, dal portale web alle pagine Facebook.

L'edizione uscita ieri, domenica 19 aprile, del periodico diocesano "Luce e Vita", è arricchita da un editoriale di don Ignazio Pansini, che lo ha guidato ed è stato membro del Comitato scientifico che ha curato la redazione dell'Opera omnia di don Tonino. In quella riflessione il sacerdote pone una serie di interrogativi che provocano una riflessione profonda nei cattolici della nostra Diocesi, senza lasciar fuori nessuno, dai prelati ai laici. Padre Pansini si domanda: «Quanti si sono profusi per illustrare, illuminare ed esaltare la figura di Mons. Bello sono ora disposti a mettersi in gioco perché il progetto disegnato da quell'uomo abbia a trovare la sua realizzazione e non venga seppellito con la sua morte? Oltre che celebrare la figura di quell'uomo c'è qualcuno che ne fa rivivere l'esperienza? Davvero le parole pronunciate da quell'uomo sono state ascoltate, accolte e coltivate e non, piuttosto, prese e sfruttate a proprio vantaggio e tradotte a proprio piacimento?».

Una riflessione profondissima che ci riporta all'attualità e che ci interroga sull'appropriazione che spesso c'è stata di quegli insegnamenti, diventati troppo spesso una litania da ripetere quasi a memoria, senza però dare attuazione al loro senso intrinseco. Ed a 27 anni di distanza sono domande che non possiamo più eludere se vogliamo finalmente e compiutamente dire di aver capito quell'uomo che per tanti è già molto di più.