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Mostre temporanee: cosa c'è dietro le quinte?

Professionalità a confronto nella nostra rubrica settimanale

Quando si parla di opere d'arte all'interno dei musei, ci riferiamo a collezioni permanenti. A queste sempre più spesso vengono affiancate le mostre temporanee. Di solito hanno una durata variabile di mesi e possono trattare vari argomenti, focalizzandosi su un particolare artista o su una corrente artistica. Oltre ai musei pubblici, esistono enti e fondazioni private specializzate nell'organizzazione di mostre. Un esempio sono Arthemisia Group, Fondazione Palazzo Strozzi, Fondazione Ferrero e molte altre.
Che siano organizzate da musei a partecipazione pubblica o da enti privati, le mostre temporanee donano un nuovo punto di vista e sono decisamente suggestive e interessanti.

Spesso e volentieri però non si ha la minima idea di cosa succeda "dietro le quinte". Le mostre richiedono un enorme lavoro di studio e ricerca. Questo è quindi affidato a personale specializzato. Per raggiungere un buon risultato tutte le personalità lavorano a stretto contatto, operando nei propri ambiti di competenza, ma creando comunque un gruppo unito e coordinato.
Quindi, quali sono queste professionalità e come agiscono?

Bisogna considerare una cosa importante: la mostra viene pensata molto tempo prima del suo inizio, anche un paio di anni prima. Perché questo largo anticipo? Perché lo spostamento delle opere selezionate per la mostra deve essere "approvato" dai musei di provenienza. Ma chi si occupa di questa scelta? Il curatore, che possiamo definire la mente della mostra: ne sceglie l'argomento, le opere, dando quindi un taglio critico all'intero progetto. La prima lista di opere scelte possono provenire da collezioni private, musei nazionali e stranieri indistintamente. Quindi, il curatore dà il via al resto dell'organizzazione.

Per poter ottenere le opere, bisogna letteralmente chiedere un prestito ai musei di appartenenza. E qui subentrano i registrar che si occupano appunto di gestire i prestiti, le assicurazioni delle opere stesse (qualora il prestito venga accettato), i contatti e l'organizzazione con le aziende di trasporti e i restauratori, di tutto ciò che riguarda le autorizzazioni presso le Istituzioni. Assieme al curatore e ai coordinatori della logistica (che si occupano del controllo e del corretto funzionamento delle strutture ospitanti la mostra), i registrar gestiscono anche l'organizzazione dell'allestimento, collaborando quindi con gli eventuali architetti o aziende specializzate. Con essi collabora anche il coordinatore scientifico, che prepara il progetto della mostra da inviare ai prestatori, i testi per la pannellatura ed eventualmente le didascalie, affiancato comunque dal curatore.

Un ruolo molto importante è quello svolto dagli esperti di marketing. Si occupano principalmente della comunicazione della mostra: dalla grafica di biglietti e brochures alla divulgazione della mostra avendo anche contatti con le aziende di stampa. E' un compito importantissimo perché lo scopo è quello di invogliare a visitare la mostra, renderla appetibile. Insieme ad essi, gli addetti stampa si occupano di contattare le varie testate giornalistiche, ma soprattutto organizzano la rassegna stampa, che si tiene pochi giorni prima dell'inaugurazione della mostra.

Durante l'organizzazione, importanza è data anche al catalogo. È una specie di sunto della mostra, con le immagini delle opere esposte e relativi testi esplicativi e con annesse considerazioni del curatore. Chi si occupa del catalogo mantiene i contatti con gli autori dei testi e gli eventuali traduttori e con le aziende di stampa. Collaborano comunque con il coordinatore scientifico e il curatore.

Altre professionalità sono quelle che si occupano dei servizi educativi: operano in modo tale da fornire servizi adeguati per bambini, scuole e non solo. Organizzano attività ed iniziative che trasmettono ulteriore conoscenza della mostra.
Queste professionalità possono essere sia interne che esterne all'Organizzazione. A queste se ne aggiungono altre: i restauratori, che si occupano del controllo dello stato delle opere sia all'inizio che alla fine della mostra, le aziende di trasporto specializzate nel settore, addetti al controllo della climatizzazione, le aziende che si occupano di fornire le guide turistiche, i servizi di accoglienza. Si potrebbe continuare all'infinito.

Il lavoro ovviamente non termina all'inaugurazione della mostra, anzi! Le opere richiedono un controllo conservativo continuo, è necessario inoltre monitorare le presenze, i numero di biglietti venduti, l'entità della richiesta di guide per poter poi redigere le statistiche finali. Insomma, finchè l'ultima opera non viene riposizionata nel suo luogo d'origine, il lavoro non è finito, bisogna essere sempre operativi.

Da cosa dipende quindi il successo di una mostra temporanea? Non solo dall'argomento suggestivo, dalle opere esposte o dai testi interessanti, ma anche e soprattutto dal lavoro "nascosto", dalla totale collaborazione tra i vari uffici interni ed esterni.
Proprio come nello sport, è un vero e proprio gioco di squadra. La vittoria non dipende esclusivamente dal singolo elemento, ma dall'intero team e dall'affiatamento. Ottima coordinazione porta ad ottimo successo. Dietro il sipario, questa è la forza di una mostra.
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