Lilla, il colore della solidarietà

Giovinazzo ha celebrato ieri la "Giornata del fiocchetto lilla" illuminando Palazzo di Città (in foto). Un simbolo forte della lotta che tante associazioni conducono contro i cosiddetti DCA, i disturbi del comportamento alimentare.

In piazza Vittorio Emanuele II un gazebo informativo a cura della Fidapa BPW Italia della sezione di Giovinazzo, della Cooperativa Anthropos, dell'Associazione familiare di volontariato Cibiamoci, dell'Associazione "La Vela" e del Centro Disturbi del Comportamento Alimentare "Salvatore Cotugno" di Altamura.

La struttura murgiana, è bene rimarcarlo, è l'unico presidio pubblico che si occupa di assistenza alle famiglie interessate specificatamente da queste problematiche presso l'ex Ospedale di Altamura (gli orari li trovate nel box laterale).

Bulimia, anoressia e disturbo dell'alimentazione incontrollata costituiscono quella che gli esperti hanno definito come una «vera e propria epidemia sociale» tra i giovani. In Italia circa 3 milioni di persone, il 5% della popolazione, soffre di DCA. La Fidapa ha sostenuto questa campagna anche in considerazione dell'incredibile percentuale di donne che soffre di questi disturbi: il 95% delle persone interessate dal fenomeno.

A Giovinazzo, oltre al servizio di prevenzione, cura e ricerca messo in piedi dalla Cooperativa Anthropos, impegnata in tanti settori del disagio psichico e vero grande punto di riferimento in loco, esiste anche l'Associazione Cibiamoci (su Facebook si trova la pagina Volo del Colibrì Cibiamoci, la sede è in via Marsala, 5) guidata dal presidente Cosimo Sasso, nata nel 2010 proprio grazie ad un omonimo progetto coordinato con il comune di Molfetta.

Gli obiettivi di queste associazioni, alcune delle quali portate avanti solo ed esclusivamente da genitori toccati da questi problemi, sono chiarissimi. Esse si propongono in primis di impegnarsi contro la discriminazione delle persone affette da DCA, poi di far loro vivere una vita dignitosa all'interno della società, promuovendo azioni di cittadinanza per divenire interlocutori e cogestori delle strutture che si occupano di questi disagi.

Nella loro azione è implicito il sostegno concreto alla ricerca scientifica di settore, la prevenzione delle patologie, la collaborazione con Enti privati e pubblici, l'attivazione di programmi educativi e di prevenzione dell'obesità infantile e soprattutto, non per ultimo, un percorso virtuoso di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul tema.

Un tema dolorosissimo, spesso passato sotto silenzio, su cui lo Stato italiano investe, ma non ancora abbastanza. Il lilla deve divenire colore della solidarietà, della vicinanza di tutta la popolazione alle famiglie colpite da queste problematiche. Colore della vita che torna a scorrere come prima e che lascia indietro solo un brutto ricordo.