Durante un test di ingresso
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Attualità

Abolizione test Medicina? Il Governo lo annuncia, ma l'iter sarà lungo

Intanto dal Ministero dell'Istruzione frenano. Se divenisse realtà ci sarebbero 120mila studenti

I test di ingresso alle facoltà di Medicina saranno aboliti. La notizia è rimbalzata nella giornata di ieri, 16 ottobre, su tutti i media nazionali ed in particolare sul web, strumento di informazione preferito dai giovani, molti dei quali entusiasti di questa prospettiva, mentre contrari si sono detti alcuni movimenti.

Ma la decisione del Consiglio dei Ministri sarebbe stata accolta con freddezza anche dal Ministero dell'Istruzione a guida leghista. Secondo alcune indiscrezioni, riportate dal Corriere.it, dal dicastero di Marco Bussetti ci sarebbe stata una frenata, paventando un iter più articolato e certamente più graduale.

Quel che sembra quasi certo è che dal settembre 2019 ci saranno alcune modifiche, periodo in cui arriveranno le nuove immatricolazioni. Ma proprio questo sarebbe il problema: se l'abolizione andasse in porto, gli studenti ammessi alle facoltà di Medicina sarebbero circa 120.000, tra i 67.000 circa che mediamente provavano il test ed i 55.000 esclusi quest'anno, così come ricordato da Valentina Santarpia sempre sul Corriere.it.

E così il rischio è di trovarsi con aule intasate, ricordo peraltro non troppo vecchio, visto che nel 2014, con l'ingresso di soli 5.000 studenti in più fu il caos. Temperare questa ipotesi appare dunque l'unica via per permettere alla nostra Università di assorbire il contraccolpo.

Se dal MoVimento 5 Stelle salutano con favore questo possibile provvedimento, trovando qualche sponda in alcuni ambienti di sinistra attenti al diritto allo studio per tutti, da altri settori delle opposizioni sono giunte molte aspre critiche. Il nocciolo della questione risiederebbe anche nella penuria di posti utili per specializzandi: se, come si è fatto intendere, non dovessero aumentare, l'ingresso libero alla facoltà intaserebbe ulteriormente questo passaggio chiave per esercitare la professione medica, creando un pericoloso effetto "imbuto".

In attesa di sviluppi, tra i ragazzi ci si divide tra chi festeggia per qualcosa che ancora non è delineato e chi invece guarda alla concretezza, alla qualità dei corsi ed alla necessità di scremare prima. La politica infine è semplicemente in fermento, come le capita con discreta costanza dal momento dell'accordo tra pentastellati e Lega.

Le prossime settimane dovrebbero dirimere gli ultimi contrasti interni alla maggioranza e portare con ogni probabilità ad un auspicabile provvedimento temperato.
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