Scippi in città, fra le vittime un ragazzo autistico: stessa mano?

I Carabinieri cercano riscontri, identico il modus operandi. Al vaglio le telecamere di videosorveglianza

venerdì 29 maggio 2020 11.07
A cura di Nicola Miccione
Due scippi consumati, tutti commessi con una decisa dose di scaltrezza. Numeri - quelli registrati a Giovinazzo nelle ultime due settimane - che non lanciano un vero e proprio allarme sociale, ma sui quali occorre intervenire perché destano preoccupazione fra la popolazione.

Identico il modus operandi: il bandito solitario - che sinora è entrato in azione fra le strade del quartiere San Giuseppe - ha utilizzato sempre un'autovettura di piccola cilindrata rubata da pochissime ore, un astuto stratagemma che gli ha permesso di disporre di un lasso di tempo sufficiente a garantirsi di utilizzare il mezzo senza che la sua targa venisse registrata nella banca dati delle forze dell'ordine e identificata dalle telecamere cittadine.

Sempre lo stesso, dunque, il modo di agire: l'uomo, dopo aver scelto le prede, le ha avvicinate - non solo donne, anche un ragazzo autistico - e con una mossa fulminea è riuscito a portar via borse e borselli. E chi, come il ragazzo, ha provato a opporre resistenza è stato trascinato a terra perché non mollava il borsello riportando 10 giorni di prognosi. Il bandito è poi scappato, quasi come un fantasma, dissolto nel nulla, prima di abbandonare l'auto rubata.

I due scippi consumati (e non si esclude che ce ne siano altri, non ancora denunciati, nda) sono stati segnalati ai Carabinieri della locale Stazione che hanno dato avvio ad una serrata attività d'indagine: gli inquirenti giovinazzesi stanno confrontando gli elementi raccolti con quanto raccontato dalle vittime. Al vaglio anche i filmati registrati dalle telecamere. E proprio da queste immagini i militari sperano di avere delle tracce utili per poter identificare l'uomo.

Tutti gli indizi, al momento, portano verso un'unica direzione. Certezze non ce ne sono, ma tutto fa ipotizzare che dietro i tre raid si nasconda la stessa mano, forse quella di un tossicodipendente alla ricerca di soldi facili per pagare il pusher e acquistare la dose. Adesso i Carabinieri, coordinati dal maresciallo capo Ruggiero Filannino, indagano per risolvere il caso. Decisive potrebbero risultare le immagini delle telecamere di videosorveglianza.

E così, nella speranza che le indagini portino piena luce sugli scippi, sono gli stessi Carabinieri a dispensare alcune precauzioni che possono essere d'aiuto: Se siete in auto... Le indagini, sulle quali c'è il massimo riserbo, puntano nella direzione di un trasfertista e sembrano escludere l'ipotesi che possa essersi trattato di cani sciolti della piccola criminalità locale. Pochi, inoltre, i dubbi degli investigatori su un dettaglio che non è di poco conto: ad agire, come avvenuto nella vicina Molfetta, dovrebbe essere stato, stando alle modalità (il furto dell'auto che precede lo scippo, nda), sempre lo stesso delinquente.

Insomma i reati predatori (scippi, borseggi e rapine sono tra gli episodi di criminalità diffusa che destano più allarme sociale, nda), letteralmente spariti anche in città durante il lockdown che ha tenuto a casa anche ladri e scippatori (e infatti gli arresti degli ultimi due mesi hanno riguardato soltanto reati di stalking e di droga, nda), sembrano essere tornati in primo piano con l'avvio della Fase 2 dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.

Secondo quella che è la tendenza cittadina, tuttavia, il fenomeno degli scippi era già in netta diminuzione. I fermi sono aumentati e le denunce si sono ridotte. Per combatterlo, però, occorre la grande collaborazione della comunità e dei suoi cittadini.